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Cronaca Pian di Massiano

Niente "catenaccio", Santopadre tutto all'attacco: "Perugia stai tranquilla, mai fatto nulla"

In attesa della conferenza stampa delle 17.30, il presidente del Grifo risponde punto per punto alle accuse mossegli dalla Procura di Rieti

Massima trasparenza. In attesa della conferenza stampa in programma alle 17.30, il presidente del Perugia Calcio Massimiliano Santopadre fa chiarezza sulla notizia pubblicata questa mattina dal quotidiano “Il Tempo” e riportata da tutti i principali organi di informazione di Perugia, compreso il nostro, che lo vorrebbe indagato dalla Procura di Rieti per false fatturazioni, con le quali avrebbe finanziato il Grifo.

Il comunicato – Santopadre ha preferito intervenire immediatamente, senza aspettare di rilasciare dichiarazioni alla stampa, pubblicando un comunicato sul sito internet del Perugia. Ecco quanto affermato dal presidente: “Desidero fare subito chiarezza sulle notizie apparse oggi su alcuni giornali in merito ad indagini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti inerenti ipotesi di false fatturazioni delle quali mi sarei avvalso per finanziare il Perugia Calcio. Al riguardo ho già riferito alla Guardia di Finanza, fornendo tutta la documentazione e le spiegazioni del caso”.

Santopadre analizza punto per punto tutte le accuse: “Con specifico riferimento a quanto emerso, con contenuti distorti, sugli organi di stampa posso con assoluta certezza affermare: 1) le fatturazioni che ho ricevuto sono relative a prestazioni effettivamente rese (e che sono sotto gli occhi di tutti), in base a documentazione già vagliata dagli organi federali; 2) ad ogni modo, gli importi plurimilionari delle fatturazioni indicate dalla stampa non riguardano me o mie società, ma forse altri soggetti, con i quali nulla ho a che fare; 3) nell’ambito della mia attività imprenditoriale non ho mai fatto ricorso a prestanomi; così, della Akim Spa, della Irl Group Srl e della New Parker Srl sono io l’Amministratore unico ed il socio di riferimento; 4) diversamente da quanto leggo, le mie società hanno sempre tempestivamente presentato le dichiarazioni fiscali; situazioni eventualmente diverse non possono che riferirsi a soggetti diversi; 5) non conosco, salvo uno, i consulenti dei quali sono stati pubblicati i nomi: ancora una volta evidenzio che si tratta di società e persone che non sono in alcun modo a me riferibili, ed infatti a me non vengono riferite negli atti di indagine a me noti”.

“La polizia giudiziaria che è intervenuta – prosegue la nota –  ha trovato immediata e piena disponibilità nell’ottenere l’accesso ai documenti ed ai dati di interesse per le indagini, essendo io stesso interessato a pervenire al più presto alla definizione della vicenda. Rispetto alla stesse indagini – chiosa il presidente – ho piena fiducia negli organi inquirenti, che potranno senz’altro delineare l’esatto perimetro della posizione mia personale e delle società a me riferibili, individuando altrove le eventuali responsabilità per fatti rispetto ai quali sono totalmente estraneo”.

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