Manifestazione per la sicurezza, tanti perugini uniti al grido: "Perugia siamo noi"
Dalle 16 di questo pomeriggio un nutrito gruppo di perugini si è ritrovato in Piazza IV Novembre per dire no alla recente ondata di violenza piombata sul capoluogo umbro
Sabato pomeriggio, ore 16, il sole caldo riscalda il pomeriggio del capoluogo e i tanti perugini, studenti e commercianti del centro, scesi a manifestare a Piazza IV Novembre.
Dopo i deprecabili episodi avvenuti la sera dell'8 maggio con le vie del centro stuprate dalla faide tra bande di stranieri e non ultimo l'accoltellamento del tunisino ( fuggito dall'ospedale ), gli abitanti di Perugia hanno voglia di dire basta a questa ondata di sangue e droga.
Un anno particolare, condito anche dai fatti di Ramazzano e Cenerente e poi ancora il culmine con la bagarre di martedì hanno portato i cittadini ad organizzarsi per scendere in piazza armati di slogan e buoni propositi, per dire un secco no a questo trand.
Siamo a fianco della Fontana Maggiore e la gente, almeno in 300 secondo le prime stime, si riunisce rapidamente, dopo un passaparola su web e social network: nessun appartenenza politica o interesse economico, solo l'amore per la propria città e il desiderio di vederela splendente e pullulante di gente come qualche tempo, prima che i signori della droga potessero prendere il sopravvento.
Uniti dallo slogan "Perugia Siamo Noi" sono accorsi ragazzi, anziani, lavoratori, commercianti, insomma tutti insieme per reagire ai fatti di alcune notti fa. Una manifestazione che si autodefinisce pacifica ed apolitica, ma per alzare la voce e chiedere rispetto per Perugia ed i suoi abitanti. Ed è proprio quando si avvicina l'assessore Lorena Pesaresi che il livello della tensione sale e il rappresentante politico è costretto ad allontanarsi.
La gente esprime il suo rifiuto alla violenza di questi giorni al non sentirsi sicuri neanche a casa propria. Dai più attivi, nel corso della protesta di questo caldo pomeriggio di maggio, spuntano parole non prorprio benevole nei confronti di istituzioni e forze dell'ordine, con la paura della gente comune che questo eccezionale spiegamento di forze dell'ordine non sia solo un fuoco di paglia.
C'è anche tanta rabbia nei 300 accorsi in piazza nel constatare che la città è cambiata, "non è più quella di 20 anni fa quando in centro era pieno di gente che passeggiava tranquilla. Ma dalla folla giunge un invito anche agli stessi cittadini: aiutare le forze dell'ordine nel combattere la criminalità nel segnalare le cose che non vanno e il degrado che a volte sembra serpeggiare anche sotto casa.
Guarda il video degli spari di martedì.
