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Cordolo e strettoia fra bar Duomo e Piazza Danti. Il progetto diceva qualcos’altro

Cordolo e strettoia fra bar Duomo e Piazza Danti. Il progetto diceva qualcos’altro. Stando, almeno, alle pezze d’appoggio che ci pervengono. Documentando l’alta attenzione che la città riserva a una questione nient’affatto secondaria, come la riqualificazione della storica piazza che fronteggia la chiesa cattedrale.

Ci giunge da un lettore una documentata segnalazione relativa alla questione della riqualificazione di piazza Danti e opere connesse. Tema sul quale abbiamo avuto modo di soffermarci [INVIATO CITTADINO Piazza Danti: rigenerare, riqualificare, non snaturare (perugiatoday.it)].

La planimetria in pagina mostra una discordanza fra il progettato e l’eseguito. Ossia – a quanto ci è dato di capire (ma spetta ai tecnici verificare, smentendo o validando l’asserzione) – le cose sono andate diversamente da quanto previsto.

In pianta, si rileva come il marciapiede – e il cordolo che lo delimita – dovesse assecondare la “piega” della cattedrale. Ossia che, all’altezza del Bar Duomo, dovesse interrompere la propria linearità e adeguarsi alla lieve curvatura.

Invece, in fase esecutiva, si è scelto di tirar dritto, generando una strettoia consistente. Quando verranno collocate le fioriere e installati i dissuasori, la carreggiata ne risulterà sensibilmente ridotta. Chi ha misurato, parla di una agibilità di poco superiore ai 3 metri. Troppo pochi per mezzi di soccorso voluminosi. Tanto che, in più di un caso, sarà necessario smontare i paletti dissuasori per consentire il passaggio. Salendo con le ruote sul marciapiedi o invadendo la canaletta di scolo. Con alta probabilità di generare danni consistenti alle strutture a vista e ai sottoservizi.

Analoga riflessione si lega alla futura utilizzazione del Turreno per eventi come pubblico spettacolo. C’è da presumere che i voluminosi tir, utilizzati per il trasporto di scenografie e attrezzature, incontrerebbero seri problemi. Lo stesso dicasi per l’autogru dei pompieri e mezzi simili. Si dovrebbero smontare i dissuasori e ricorrere a soluzioni d’emergenza.

Insomma: 3 metri di carreggiata sono decisamente pochi. E pare necessario correre ai ripari e sistemare in corso d’opera. Prima che il danno diventi definitivo.

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