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Domenica, 28 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Accordi e ricordi, concordi e discordi, di Perugia in jazz… tra pellicola, polaroid e digitale

Lo racconta la mostra di Marco Nicolini alla Misericordia

Il non ha bisogno di presentazioni è ormai da annoverare tra i più frusti luoghi comuni. Ma, nel caso di Marco, mi sembra espressione quanto mai appropriata.

Lo accreditano anni di proficuo impegno al servizio della Musa iconografica. Non a proporre esercizi di vacuo estetismo, ma in chiave di narrazione convinta e convincente.

Il cofanetto “Spazi sensibili” coi tre libri su Perugia, realizzati in complice amicizia col poeta-giornalista Mimmo Coletti, basterebbe a fare di Marco un monumento vivente.

INVIATO CITTADINO Presentato alla Penna, con grande afflusso di pubblico, il terzo step di 'Spazi sensibili' di Nicolini-Coletti

Ma non posso dimenticare le spiritose e persuasive immagini del comune amico, pictor optimus Franco Venanti. Quando stile si somma a stile. 

E tanto altro che non sto a citare, per ascrivere Marco al rango di  mago dell’inquadratura e dello scatto.

Ecco perché sa di arte e peruginità la mostra, aperta fino al 15 gennaio, presso il centro espositivo ex Chiesa Santa Maria della Misericordia, in via Oberdan.

Si chiama “54 Accordi Jazz”,  restituisce il clima e la storia di Umbria Jazz, la creatura di Carlino Pagnotta.

Il 50esimo della Kermesse è stata l’occasione per dare fondo a ricordi e documenti preziosi da condividere. Perché il racconto (la narrazione, come oggi si dice) non ha solo bisogno di parole, ma anche di immagini che evocano sensazioni.

Marco è capace di cogliere non solo il momento della performance, ma tutto quello che la segue e la precede, la contestualizza e ne rivela l’intima componente umana e valoriale.

Perché delle cose grandi è bene che si parli “in grande”. E in grande, nel caso di Marco, significa: con competenza ed onestà.

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