Il numero di infortuni sul lavoro resta molto alto, addirittura in crescita rispetto allo scorso anno (5422 nei primi sette mesi dell’anno, contro i 5309 del 2015), mentre si registra una contrazione delle morti (7 contro le 11 del 2015)
La protesta indetta a livello nazionale da Fim, Fiom e Uilm rientra nella vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di categoria, scaduto il 31 dicembre 2015 e che interessa sul territorio provinciale circa 10mila lavoratori
Per la manifestazione di Perugia i sindacati hanno previsto autobus in partenza da tutta l’Umbria. In particolare da: Castiglione del Lago, Passignano, Magione, Gubbio, Branca, Gualdo Tadino, Terni, Spoleto, Marsciano, Orvieto, Città di Castello e Umbertide
Uno sciopero come sottolinea Cgil che nasce “contro le politiche imposte da questo Governo volte a favorire la morte dello stato sociale, del welfare, della democrazia, della legalità"
Per la Filcams di Perugia "è importante che i parlamentari Umbri portino avanti la proposta di legge di iniziativa popolare sulla cancellazione del decreto Monti, per dare un segnale ai tanti lavoratori del settore"
Mercoledì 20 aprile anche i metalmeccanici dell’Umbria incroceranno le braccia per 4 ore per lo sciopero generale nazionale della categoria, indetto (unitariamente, come non succedeva da molto tempo) da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil
Sabato 7 novembre sarà sciopero nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici della grande distribuzione e anche in Umbria saranno in centinaia ad incrociare le braccia per difendere il contratto e i propri diritti
Lo sciopero, che in Umbria interessa circa 15mila lavoratrici e lavoratori, è stato indetto unitariamente dai sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. Flash mob a piazza Italia
Il 25 Aprile e il Primo Maggio la Filcams Cgil ha proclamato anche in Umbria uno sciopero per l'intera giornata per tutto il settore del commercio. "I lavoratori hanno il diritto di onorare queste due importanti feste laiche dell'Italia"
Nella giornata di oggi assieme ai lavoratori del magazzino che rischiano l’esternalizzazione della loro mansione e che sono già stati raggiunti dalle lettere di licenziamento hanno manifestato davanti ai cancelli sia i lavoratori della produzione che gli impiegati