Riflettori sulla ricostruzione post terremoto. A lanciare l’allarme il Procuratore Generale presso al Corte d’Appello di Perugia, Fausto Cardella, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2018
Oltre 50 rinvii a giudizio con accuse pesantissime per il presunto clan che aveva sede a Ponte San Giovanni. Ed il Comune di Perugia segua ora l'esempio della Regione... c'è ancora tempo fino a novembre
Perchè tutto questo silenzio? Perchè i cittadini credono ancora che il nemico pubblico numero uno sono solo i ladri e i pusher? E' questo il vero cancro che genera metastasi che distruggono futuro, economia e posti di lavoro
La situazione appare grave, ma è l'amministratore delegato di Gesenu spa sta lavorando in queste ore, insieme ai suoi avvocati, per presentare ricorso al Tar contro l'interdizione dell'azienda
Le accuse, a vario titolo, vanno dall'associazione per delinquere di tipo mafioso al trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con minaccia o violenza, e riciclaggio, reati aggravati dall'aver favorito il clan
Il segretario nazionale dell'Idv scrive all'esponente di Perugia, promotore delle fiaccolate a Ponte San Giovanni: "Questi gesti ci spingono ad andare ancora di più avanti"
I reati ipotizzati sono quelli di associazione per delinquere di stampo mafioso, tentativo di omicidio, incendio doloso, porto abusivo di armi, usura, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, tutti commessi con l'aggravante del metodo mafioso
L'operazione è scattata a conclusione di un'indagine del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale Carabinieri di Roma, che ha portato all'individuazione di un'organizzazione per delinquere di matrice camorristica
Solo pochi giorni fa la manifestazione contro le mafie, oggi si torna però in aula per parlare dell'inchiesta ribattezzata Apogeo. In tutto 17 imputati
A guidare il corteo, partito dal CVA presso Piazzale Bellini, Franco Granocchia, ex consigliere della Provincia di Perugia, che ha voluto attraversare le "zone buie" di Ponte San Giovanni, quelle in cui la presenza mafiosa è stata ormai appurata dalla inchieste della magistratura
L'operazione della Direzione investigativa antimafia (Dia) di Agrigento che ha portato alla confisca di beni mobili e immobili, per 54 milioni di euro, riconducibili ai fratelli Diego e Ignazio Agrò, che producono e commercializzano olio alimentare, arriva fino alla città del Festival
Ecco la voce di uno degli imprenditori che con toni aspri si rivolge al suo estorsore. L'intercettazione rientra nella soprannominata inchiesta Quarto Passo che ha portato all'arresto di 56 persone e sette indagati.
Fino a qualche tempo fa ancora si parlava di casi isolati, di rischio basso, ma così non è come dimostra il Gip Avenoso che ha seguito passo dopo passo l'indagine sulla presenza a Perugia di cosche mafiose legate alle famiglie calabresi di Cirò. Il parere anche del Generale del Ros
Il clan mafioso che operava a Perugia aveva interessi anche in centro storico: sequestrati due locali molto conosciuti in città. Dall'indagine emerge come i clan utilizzassero anche stranieri per il lavoro sporco
Non solo riciclaggio, non solo droga e prostituzione. Ma il clan legato alle famiglie di Cirò e Cirò Marina aveva iniziato anche un'opera mafiosa completa per conquistare Perugia e poi tutta la provincia. Ecco gli affari, gli immobili e le minacce a commercianti e imprenditori
L'operazione è stata denominata "Quarto passo" ed è scattata questa mattina all'alba a Perugia e in provincia. E' la dimostrazione della presenza di fiancheggiatori insospettabili (da tempo a Perugia) e di clan che si stanno radicando per mangiarsi l'economia locale
La Commissione regionale sta lavorando per un convegno nazionale con tutte le commissioni regionali antimafia italiane. Chiesto incontro subito con il Rettore e il sindaco Andrea Romizi
L'Antimafia catanese ha dato mandato, tramite la magistratura locale, ad alcune squadra mobili del Paese di portare avanti indagini e arresti di otto tra mandanti e killer mafiosi. In prima linea anche gli agenti di Perugia
Il Noe di Perugia ha sequestrato l'azienda calabrese ma con sede a Gubbio "RaDi" di Corso Garibaldi. Il suo legale rappresentante arrestato "per metodi mafiosi" e telefonate interessate a clan siciliani
Fissata per giovedì 22 novembre la sottoscrizione in Prefettura a Perugia di un protocollo per la legalità e trasparenza nei lavori sulla rete ferroviaria dell'Umbria