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Volley, è tutto vero: la Sir Safety Susa Perugia è campione del mondo

Trento ci prova con tutte le sue forze, ma la panchina dei Block Devils si rivela determinante. Il 3-1 contro la formazione di Lorenzetti è il punto più alto della pallavolo maschile a Perugia

Se dieci anni fa, vale a dire quando la sua squadra ha iniziato a sedersi al tavolo delle grandi, avessero detto a Gino Sirci che sarebbe salito sul tetto del mondo probabilmente si sarebbe messo a ridere. Ma invece è tutto vero: con il 3-1 all'Itas Trentino nell'atto conclusivo del Mondiale per Club la Sir Safety Susa Perugia ha raggiunto l'apice della sua storia, vedendo premiati gli sforzi e gli investimenti di tutti questi anni. Tutto ciò non può che essere la conferma che il lavoro, soprattutto quando esiste una progettualità seria ed importante, paga sempre. 

La partita non poteva essere facile e facile non è stata (20-25, 25-23, 27-25 e 25-19 i parziali): decisive sono state le alternative a disposizione di Andrea Anastasi, che ancora una volta si sono fatte trovare pronte (Jesus Herrera e Oleh Plotnytskyi solo per fare qualche nome) facendo la differenza nei momenti più importanti.

Il trofeo più importante al mondo torna in Italia tre anni dopo l'affermazione della Lube sempre a Betim, con una dedica ad Alessandra, la nostra collega prematuramente scomparsa nei giorni scorsi. I Block Devils, che non potevano non essere rimasti coinvolti da questo triste avvenimento tanto che l'hanno ricordata sui social, avranno sicuramente avuto un motivo in più per conquistare questa straordinaria vittoria. 

FOTO - Trionfo Perugia, la Sir è campione del mondo

LA PARTITA - Anastasi, a parte il ritorno da titolare di Roberto Russo al centro, non apporta modifiche allo schieramento iniziale rispetto alla vittoriosa semifinale di ieri.

Che Trento fosse l'avversario più duro lo si capisce sin dalle primissime battute: il primo scossone lo dà Michieletto con l'ace del 2-5. Ci si mette poi Semeniuk a sbagliare (pipe out, 4-8) ed il successivo ace di Kazijski (4-9). Anastasi chiama time out, ma le cose non migliorano: Michieletto mura per il 5-12. Sussulto di orgoglio dai nove metri con Giannelli (13-19), ma i gialloblù riusciranno a chiudere senza troppi affanni con un Kazijski a dir poco indemoniato. 20-25 e match che si mette subito in salita. 

Per i Block Devils c'è l'imperativo di ripartire subito e a suonare la carica e Oleh Plotnytskyi, subentrato nel finale del set precedente (6-3). Il turno al servizio di Russo determina un ulteriore break (9-3). Michieletto accorcia (11-8), replica a tono Leon (13-8). Analogo copione verso metà set, questa volta è Kalashnikov a rispedire il tentativo al mittente (21-16). Nuovo campanello d'allarme con Dzavoronok (22-20), ma questa volta Perugia, malgrado qualche affanno, porta a termine la missione: il servizio di Kazijski è out (quello precedente era andato a segno) ed è 25-23.

Anche l'avvio del terzo parziale è favorevole ai trentini, che si portano sul 3-7 con un errore del neo entrato Herrera (3-7). Michieletto fa il bello ed il cattivo tempo: dapprima sbaglia, facendo tornare Perugia sotto, poi azzecca il servizio delll'11-14. La situazione peggiora ulteriorme quando Herrera conclude sulla rete (14-18). I Block Devils però riescono con un autentico colpo di coda a rimettere le cose a posto, con Flavio, Plotnytskyi e lo stesso Herrera (18-18). Un attacco out di Kazijski determina il clamoroso sorpasso bianconero (19-18). Il finale è palpitante: i vantaggi vengono risolti dal quarto tocco trentino. 

I risvolti psicologici nello sport sono importanti e il quarto set ne è l'esempio più calzante. Herrera e Plotnytskyi lo fanno subito capire (3-0) ed il break immediato che segue non spaventa assolutamente i bianconeri, che presto riprenderanno quota dopo aver subito l'ace di Sbertoli (3-4). Il ritmo da loro impresso è a dir poco vertiginoso e Plotnytskyi non si fa scappare l'opportunità del massimo vantaggio (16-9). Mai dare Trento per morta: Michieletto bombarda dai nove metri e riporta i suoi sotto (17-15). Risponde a tono Leon che rispedisce l'avversario a distanza di sicurezza (23-17). Il colpo finale è di Flavio: Perugia è sul tetto del mondo con pieno merito. 

TABELLINO

SIR SAFETY SUSA PERUGIA - TRENTINO ITAS 3-1
Parziali: 20-25, 25-23, 27-25, 25-19
SIR SAFETY SUSA PERUGIA: Giannelli 3, Rychlicki 6, Flavio 6, Russo 9, Leon 17, Semeniuk 1, Colaci (libero), Plotnytskyi 16, Cardenas, Herrera 9, Piccinelli (libero). N.e.: Ropret, Solè, Mengozzi. All. Anastasi, vice all Valentini.
TRENTINO ITAS: Sbertoli 1, Kaziyski 16, Podrascanin 9, Lisinac 3, Michieletto 19, Lavia 7, Laurenzano (libero), Nelli, Dzavoronok 3. N.e.: D’Heer, De Palma, Cavuto, Berger, Pace (libero). All. Lorenzetti, vice all. Petrella.
Arbitri: Cespedes Lassi Denny Francisco (DOM), Macias Luis Gerardo (MEX)
LE CIFRE – PERUGIA: 23 b.s., 10 ace, 29% ric. pos., 11% ric. prf., 51% att., 13 muri. TRENTO: 23 b.s., 8 ace, 47% ric. pos., 11% ric. prf., 42% att., 11 muri.

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