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La Bartoccini Fortinfissi Perugia viola il PalaRadi al tie break e resta in serie A1

Il risultato di 3-2 ai danni di Casalmaggiore promuove entrambe le squadre grazie a quanto avvenuto a Trento ed Urbino. Finisce bene un'annata tribolata con una prestazione a tratti spettacolare

Tutto bene quel che finisce bene, verrebbe da dire. Sia per la Bartoccini Fortinfissi Perugia, partita con altre ambizioni, sia per la Trasporti Pesanti Casalmaggiore, che in serie A1 ha rischiato fino all'ultimo di non giocarci proprio. Le magliette nere, salve al pari della padrone di casa già a fine secondo set, hanno voluto onorare l'impegno fino in fondo andando ad imporsi al PalaRadi per 3-2 e chiudendo dunque al meglio una stagione che ha rischiato di mettersi molto male. Si può dire però che il traguardo (il prossimo sarà il quarto campionato di A consecutivo per la società del presidente Antonio Bartoccini) sia strameritato: merito di un gruppo che non si è mai disunito di fronte alle difficoltà e di un allenatore, benchè a volte criticato dalla piazza, che ha saputo dare alle ragazze la giusta tranquillità al fine di raggiungere questo importantissimo risultato. Alla fine dunque è festa per tutti: l'appuntamento è al prossimo campionato, sperando riservi maggiori soddisfazioni ad una città che da anni ha grande tradizione in questo sport. 

LE CIFRE - Fondamentale dall'enorme peso specifico si è rivelato il muro: Perugia ne ha messi a segno 14 contro gli 8 dei lombardi. Minime le differenze negli altri: ricezione ha evidenziato una prevalenza rosa (64% vs 57%) così come in attacco (38% vs 42%) e al servizio (6 aces a 4). Ancora una volta determinante è stata l'opera di Anastasia Guerra, che ha messo ben 24 palloni di cui uno in battuta e con il 46% in attacco.

LA PARTITA - Buono l'impatto delle magliette nere, soprattutto a muro: Havelkova e Guerra fanno 5-7. Dall'altra parte Rahimova non vuole essere da meno e, in collaborazione con Braga, ribalta il punteggio (10-7). Perugia accusa un momento di smarrimento: l'errore di Havelkova costa il 14-9. Bauer tenta di riavvicinare le compagne (16-14), ma Guidi dai nove metri le ricaccia indietro (20-16). Zambelli manda fuori, ma il video check rileva un tocco a rete delle ragazze di Cristofani che passano dal potenziale 20-18 al 21-17. Il primo set termina in pratica con questo episodio: Casalmaggiore usifruisce di quattro palle set, Guerra ne annulla una, Sherban non fallisce l'oppurtunità del vantaggio (25-21). 

Dagli altri campi giungono notizie alterne e una reazione è d'obbligo. Il muro a tre ospite si fa subito sentire (1-2), così come quello di Melandri del 2-5. Perugia ritrova i giusti automatismi e un gioco che sembrava smarrito: Guerra è incontenibile (5-13) e Perugia raggiunge il massimo vantaggio con un ace, davvero strepitoso, di capitan Havelkova, con la palla che termina la sua corsa all'incrocio delle righe (9-19). Dieci le palle set: Bauer stampa il muro del 15-25 ed il confronto torna legittimamente in parità.

Il terzo set si apre nel segno di Galkowska, che porta Perugia sull'1-2. Casalmaggiore riesce a rimettere il naso avanti con Zambelli (13-12). La successiva parallela di Braga, a chiudere uno scambio lungo (14-12), induce Cristofani a chiedere il time out. La situazione non migliora perchè Melandri, servita approssimativamente da Guiducci, manda sulla rete ed è 16-13. Le magliette nere, proprio quando sembravano in controllo, accusano altri passaggi a vuoto con il risultato di perdere ulteriore terreno. Gli ultimi tentativi di Perugia sono respinti dal manui out di Zambelli (25-21). Le rosa ritrovano il vantaggio ma è un risultato indolore: da Trento arriva la notizia che le padrone di casa hanno perso 3-0 con Monza, mentre a Urbino Roma va sotto per 2-1 contro Vallefoglia e non potrà più raggiungere il terzultimo posto, primo utile per non retrocedere.

Il match ora, come è logico che sia, perde di significato e si gioca per il puro gusto dello spettacolo. L'ace di Bauer vale il 12-16, un vantaggio apperentemente rassicurante per quello mostra l'andamento della partita, Quando Malial ferma Guerra a muro (19-19) Cristofani chiama a rapporto le sue atlete ed inserisce Melandri. E' proprio lei la carta vincente avendo realizzato la pipe del 22-25.

Il tie break è l'occasione per inserire atlete recentemente poco impiegate. Di Malial e Scerban il primo break (6-1). Perugia però vuole divertirsi e ritrova senza faticare le giuste motivazioni, riportandosi sotto (7-5). I colpi di scena non mancano, con la parità ritrovata con l'errore al servizio di White (14-14). Chiude il mani out di Havelkova, all'ultima in carriera (16-18): un'altra storia bellissima da far commuovere tutti.  

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