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Italia campione e Perugia sul tetto d'Europa con Giannelli, Ricci e Piccinelli: "È una figata!"

Tre giocatori della Sir Safety in trionfo con la Nazionale, il regista e capitano premiato come miglior giocatore del torneo: "Mi fa piacere, ma quello che conta è la coppa alzata tutti insieme"

Una serata incollati alla tv prima di tornare in campo stamattina per la ripresa della preparazione. Così hanno passato quella di ieri i bianconeri della Sir Safety Perugia, per tifare l'Italia dei loro compagni di squadra Simone Giannelli, Alessandro Piccinelli e Fabio Ricci, che insieme agli altri azzurri hanno battuto la Slovenia in finale salendo sul tetto d'Europa. Una soddisfazione in più poi per il regista, capitano della Nazionale che è stato premiato anche come miglior giocatore del torneo.

PICCINELLI - “È tutto bellissimo, oltre le aspettative, non ci credo ancora e non ho tante parole - dice un emozionato Piccinelli, che in settimana si aggregherà al gruppo del PalaBarton -. Siamo stati eccezionali a rimanere attaccati alla partita che sapevamo sarebbe stata molto diversa da quella del girone. Siamo stati sempre lì con la testa, lucidi e con la voglia di prenderci l’oro. Ieri in finale ho avuto anche l’occasione per fare l’esordio (Alessandro ha fatto rifiatare Balaso nel terzo set con uno scampolo molto positivo di gara, ndr) quindi meglio di così è difficile da immaginare. A livello personale questo oro è una soddisfazione eccezionale, sono stato catapultato in questo grande gruppo a ridosso dell’Europeo, è stato davvero bello far parte di questa squadra, ci siamo integrati benissimo e credo che proprio la forza del gruppo sia stata determinante. Un pensiero lo dedico anche a Filippo (Federici, il cui infortunio alla vigilia del torneo ha poi portato alla convocazione di Piccinelli, ndr). Lo sport a volte è così, gli faccio un grande in bocca al lupo”.

RICCI - “Com’è oggi? È una figata - spiega in maniera decisamente eloquente Ricci, anche lui atteso in settimana al PalaBarton -. Penso che ancora non ce ne siamo resi conto di cosa abbiamo fatto, un po’ perché tutto da ieri sera è stato frenetico e un po’ perché forse nessuno se l’aspettava alla vigilia. A livello personale essere parte di questo gruppo e raggiungere questo grande obiettivo è bello e gratificante, mi ripaga dei sacrifici di tutto l’anno e di questa estate. Sono partito con i collegiali ad inizio giugno e chiudere con questa ciliegina è stupendo. In finale (Fabio è stato gettato nella mischia a metà quarto set chiudendo con un attacco ed un muro vincente, ndr) mi sono fatto trovare pronto quando c’è stato bisogno, così come hanno saputo fare tutti i miei compagni, sia in precedenza nel torneo e sia ieri sera. Il primo tempo alla fine del tie break? Tutto normale (sorride Fabio, ndr), dritto per dritto in posto sei. Ma a Simo (Giannelli, ndr) non l’ho chiamata quella palla…”.

GIANNELLI - “Incredibile è la prima parola che mi viene in mente, abbiamo fatto qualcosa di stupendo - la sentenza finale di Giannelli, capitano azzurro ed Mvp dell’Europeo che arriverà a Pian di Massiano la prossima settimana -. Eravamo partiti con un gruppo tutto nuovo, giovane e con qualità, per costruire qualcosa. Da qui a vincere l’oro sinceramente all’inizio non lo pensavo, però avevamo l’obiettivo di migliorare gara dopo gara, lo abbiamo fatto, abbiamo giocato veramente bene e credo rappresentato al meglio l’Italia. Abbiamo saputo creare un gruppo nel quale fin da subito tutti hanno avuto la giusta mentalità, tutti si sono dedicati al 100% alla squadra e tutti hanno trasmesso la loro voglia al compagno. Il premio di Mvp? Fa piacere, ma quello per cui gioco e quello che mi interessa sono la medaglia al collo e il trofeo che abbiamo alzato tutti insieme. Invece essere capitano è stata una bella responsabilità ed un grande orgoglio. Il primo tempo nel finale a Riccio (Ricci, ndr)? Era carico come una mina, se la meritava e sapevo che l’avrebbe messa giù. E poi (stavolta è Giannelli a sorridere, ndr), anche se nel palazzetto c’era un rumore pazzesco, io credo che me l’abbia chiamata...”.

ROTTA SU POZNAN - Una settimana ancora di intenso lavoro intanto per i bianconeri a Perugia, una settimana che si interromperà (per quello che concerne l’attività al PalaBarton) mercoledì sera perché poi giovedì la squadra volerà in Polonia a Poznan per partecipare nel fine settimana al 16° Memorial Arkadiusz Gołaś. È un quadrangolare di respiro internazionale molto importante per Nikola Grbic, che vuole proseguire nella ricerca della migliore condizione tecnico-tattica in vista dell’inizio della Superlega.

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