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Superlega, Lorenzetti pronto a prendersi subito in mano la Sir: "La missione è lavorare bene"

Il nuovo coach, esperto in materia tricolore, va a caccia della quinta affermazione proprio con i Block Devils. Con l'assenza dalle competizioni europee raggiungere l'obbiettivo sarà imprescindibile

L'impressione è che lo stessero aspettando da tempo, fin da quando alcune sue squadre, Modena su tutte, erano davvero la bestia nera della Sir. Ora che finalmente questo giorno è arrivato la tifoseria non si è voluta fare scappare l'opportunità di un primo contatto diretto, ovviamente all'insegna dell'affetto e dell'entusiasmo. La speranza naturalmente è che Angelo Lorenzetti possa riportare a Perugia quello scudetto che manca oramani da cinque stagioni (la sesta, se si considera quella che prenderà avvio tra poche settimane) e al capezzale dei Block Devils è stato chiamato uno degli esperti del settore, che va a caccia della quinta affermazione dopo le due con Modena, quella storica con Piacenza e quella più recente con Trento. Una sfida sicuramente stimolante sia per il tecnico che per la società. Tanto entusiasmo dunque, con la scintilla pronta a scoccare sin da subito, ma tanta responsabilità: con l'assenza dei bianconeri dalle competizioni internazionali (a meno che non si risponda positivamente ad un eventuale invito al Mondiale per Club in programma in India nel mese di dicembre) ricucire il tricolore sulle maglie diventa obiettivo imprescindibile. 

Al nostro giornale, a margine della presentazione e poco prima di lasciare la città per le meritate vacanze, Lorenzetti esprime le sue sensazioni in vista di una sfida necessariamente da vincere. 

Ci può spiegare come è nata questa opportunità?

"C'è stata una chiamata da parte della società e quello c'è sempre. Poi il presidente mi è venuto a trovare e non è poco perchè quando si muove quest'ultimo verso l'allenatore significa che c'è la volontà di iniziare un rapporto. A tutti piace essere corteggiati e il sottoscritto non fa eccezione. E' stata una corte importante, di valore e spero di ricambiare questo gesto".

Già avuto modo di riscontrare che tipo di ambiente l'aspetta. Quanta responsabilità può esserci, anche in virtù di ciò che ha conquistato pochi giorni fa?

"C'è la responsabilità del nostro lavoro, di voler fare il tifo e quella di cercare di fare le cose il meglio possibile. Il passato non può appesantirti, sia positivo che negativo possa essere. Responsabilità significa anche capacità di farsi la domanda e darsi la risposta. La domanda è "cosa vogliamo fare", la risposta "lavorare bene".

Questa squadra non giocherà in Europa dunque. Lei è dispiaciuto di questa situazione?

"Sono molto contento di essere a Perugia".

Ha mai avuto modo di visitare la città? C'è un luogo che l'ha colpita particolarmente?

"Il centro è molto bello non perchè lo abbia visitato ma perchè ero impegnato a parlare con la società. Io poi vengo da Fano e non è che sia così sconosciuto per un fanese. Non può esserlo".

Infine, cosa dirà alla squadra quando sarà al completo?

"Benvenuti".

lorenzetti con i sirmaniaci

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