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Volley A1 femminile, Cristofani scommette sulla sua Bartoccini: "Tutto per la salvezza"

Lunga chiacchierata con il coach delle perugine, rimaste a riposo forzato nello scorso weekend e pronte a tornare in campo domenica prossima a Bergamo per un match che rappresenterà uno snodo cruciale

La Bartoccini Fortinfissi Perugia, come accaduto diverse altre volte, è rimasta a guardare. La sfida con la Igor Novara, attesissima in città, è stata rinviata per il più classico dei motivi di questo periodo e abbiamo approfittato per fare con Luca Cristofani il punto della situazione. La squadra ha iniziato tra sorrisi e serenità la sua marcia di avvicinamento al delicato scontro salvezza di domenica prossima a Bergamo, precipitata in fondo alla classifica dopo l’ultima sconfitta interna (questa situazione ha determinato le dimissioni di Pasqualino Giangrossi a vantaggio del suo vice Zanelli). Il tecnico, che ha rilasciato una lunga intervista a Perugia Today, parla a trecentosessanta gradi del momento vissuto dalle sue ragazze tra speranze ed aspettative in vista di un appuntamento di quelli da non fallire.

Coach, fermarsi ora è stato un bene o un male?

Sicuramente non è un bene per noi perché è da poco prima delle vacanze di Natale che stiamo giocando un buon volley. Abbiamo raccolto poco perché abbiamo giocato altrettanto poco, per lo più contro squadre forti contro cui abbiamo fatto vedere buone cose. Poi c’è stata la partita con Roma per provare a fare qualcosa di diverso e nonostante la rivoluzione che abbiamo visto siamo riusciti a fornire una buona prestazione di carattere, quello che spesso ci mancava. Giocavamo bene ma veniva meno quella spinta. La squadra ha dimostrato di essere unita nel momento di difficoltà e speriamo di continuare così. Avevamo la fortuna di incontrare avversari per prendere il ritmo gara, ora si tornerà a giocare a Bergamo e vediamo cosa succede

Con quale spirito avete ripreso a lavorare questa settimana?

Le ragazze stanno facendo bene, nel senso che il lavoro in palestra si vede. Anche loro stesse sui rendono conto che su qualcosa siamo migliorati. Ero già ottimista prima della partita di Roma dato che eravamo in crescita. Per fortuna le cose sono andate bene. Ciò che ci serve è fare punti dove c’è la possibilità di farli, che siano uno, due o tre. Quando si lotta per salvarsi ogni partita è buona per spostare la classifica, specialmente se ci sono sei squadre in quattro punti. Ogni domenica può essere quella giusta. E’ altrettanto che dobbiamo recuperare quattro partite e la graduatoria va vista anche sotto questo aspetto

Facciamo un passo indietro. Il successo di Roma che significato può avere?

Questo risultato ci ha dato un qualcosa che fino ad allora non si era mai vista, e cioè la certezza che questa squadra, quando lotta tutta insieme, può fare cose belle, perché vincere al Pala Eur davanti a tanta gente, quando sei sotto uno a zero, ti dà quella sensazione di poter fare molto meglio

Veniamo all’aspetto personale. Che sensazioni può dare vincere nella tua città, per giunta contro la tua ex squadra?

Non è una gioia in più. Questo sentimento è dovuto al fatto di essere riuscito a fare bene con Perugia. Per il resto sono affezionato alla mia città, a quella società, nella quale ho trascorso un periodo bello della mia vita

Nelle scorse settimane si è parlato di un tuo possibile allontanamento, quanto è stato difficile convivere con queste voci?

Il nostro mondo, purtroppo, è diventato da un po’ di tempo questo, cioè un ambiente difficile in cui non basta lavorare ed impegnarsi con la massima esperienza e professionalità. E’ ovvio che ci devono essere i risultati. Un allenatore vive questa vita sapendo che può accadere di venire sostituiti, anche se non è una cosa piacevole. Devo dire che la società non mi ha dato mai l’impressione di aver pensato a questo e mi è stata sempre vicino; voglio ringraziare per questo tutti gli elementi che la compongono. La cosa bella è che anche la squadra ha dimostrato la sua vicinanza e di lavorare bene insieme; si è visto che dopo l’ultima vittoria c’era un’unione bella tra di noi. Sono molto orgoglioso di allenare questo gruppo

Veniamo alla lotta salvezza. Ti chiedo qual è il tuo pensiero al riguardo e se ti aspettavi che Roma espugnasse un campo come quello di Firenze

In realtà questo risultato lo avevo un po’ anticipato, perché conosco la società e so che non avrebbe permesso ulteriori passi falsi. Le motivazioni inoltre erano differenti: mentre Firenze giocava una delle tante partite tra l’altro dopo aver perso una giocatrice importante, Roma aveva bisogno di punti. C’era la possibilità di arrivare ad un quinto set, poi gli episodi possono fare la differenza. Però ci tengo a precisare che non mi piace guardare gli altri perché non voglio vivere di sensazioni negative. Vorrei soltanto pensare domenica a dare il massimo e a tirare le somme al termine della partita. La cosa peggiore che un allenatore possa fare e guardare i risultati delle altre sperando che. Questo toglierebbe il piacere di fare questo mestiere

Domenica dunque si va a Bergamo. Quali sono le armi per spuntarla?

Affrontiamo una squadra che non avrà in panchina Lino Giangrossi, un grande professionista, che ha dato le dimissioni perché evidentemente si è sentito di farlo e magari la società non voleva. Ribadisco che sono un po’ in disaccordo con il nostro mondo perché alla fine paga sempre la stessa persona. Ha fatto una scelta che rispetto. Tornando alla partita sappiamo che sarà difficilissima anche se ci tengo a sostenere che non sarà l’ultima spiaggia. Abbiamo da giocare dodici gare di cui sette in casa, con trentasei punti a disposizione. Dobbiamo andare a prenderci quelli che ci meritiamo e cercare di continuare il percorso intrapreso da due mesi

Sono stati giorni caratterizzati dal cosiddetto “caso Diouf”. Vi aspettavate un comportamento del genere?

La ragazza ha scelto di non presentarsi agli allenamenti, e di conseguenza anche alle partite. Non sta a me giudicare questo comportamento: ciò che ho fatto è premiare la disponibilità delle ragazze a lavorare in un certo modo. Auguro sempre il meglio a tutti, non ho rimpianti. Quello che mi è piaciuto è che in questo momento di difficoltà è venuta fuori una prestazione che in pochi si aspettavano

Cosa può dare la sua sostituta, Monika Galkowska?

E’ appena arrivata, ma ho visto una grande disponibilità da parte sua e la voglia di allenarsi con il sorriso, che è sempre importante. Ha fatto vedere buone cose, non so in quanto tempo sarà utile per un campionato che è il più difficile del mondo, ma posso dire che è una buona alternativa come Diop Bintu che sta facendo molto bene malgrado la sua giovane età. La partita di Roma ha fatto vedere che si è presa le sue responsabilità

Faresti un fioretto o qualcosa di simile per portare questa squadra alla salvezza?

Farei qualsiasi cosa, anche se non so se i fioretti funzionano. Devo dire però che sono mesi che insieme al mio eccellente staff, che ringrazio, sto spingendo. Non dimentichiamoci che se le cose vanno in un certo modo è anche grazie al suo lavoro. Il massimo che posso promettere è l’impegno totale. 

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