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Trapani-Perugia, i Grifoni in cerca disperata di punti: "Dobbiamo modificare la testa...e fare goal"

L’allenatore dei Grifoni sta provando a convincere l’ambiente del buon lavoro svolto sinora e in conferenza stampa presenta la lista dei calciatori in partenza alla volta di Trapani

Il Perugia ha bisogno di una scossa, di riprendersi dall’abulia che lo ha colpito da più di due mesi a questa parte. L’allenatore dei Grifoni sta provando a convincere l’ambiente del buon lavoro svolto sinora e in conferenza stampa presenta la lista dei calciatori in partenza alla volta di Trapani, dove domani sera i biancorossi sfideranno i granata di mister Boscaglia: “I convocati sono 19, con Taddei, bloccato dai dolori alla schiena, e Del Prete che rimangono a casa”.

I giorni trascorsi dalla sfida casalinga con il Latina a oggi, sono serviti allo staff e alla dirigenza per fare il punto della situazione: "È stata una settimana corta, però abbastanza positiva, al di là del fatto che abbiamo parlato con il presidente. Ho visto una squadra più concentrata e stiamo lavorando sui nostri difetti, a partire dai movimenti senza palla.  Dobbiamo essere più coraggiosi, anche se rischiamo qualche ripartenza”.

Questione modulo, in molti hanno ipotizzato dei cambiamenti contro il Trapani: “Più di questo, credo che quello che conti sia l’interpretazione della partita. Vediamo se giocheremo a quattro o a cinque a centrocampo, ma ciò che importa è la determinazione e la voglia di chi scende in campo. Ho letto che facciamo un buon possesso palla, ma è sterile: è vero, perché non attacchiamo la profondità, ci vogliono i fraseggi”.

L’avversario: “Non ha mai perso in casa, è il secondo miglior attacco, ma anche la peggior difesa del campionato. È una squadra votata all’attacco, starà a noi prendere le contromisure, ripartire. Scontro diretto? No, è troppo presto, anche se vincere ci farebbe fare un bel balzo in avanti e darebbe peso ai 9 pareggi fatti, che non sono nel mio dna”.

A chi gli fa notare che però queste cose vengono ripetute da tempo in conferenza stampa, senza vederle poi applicate in campo, Camplone risponde così: “I ragazzi ci provano, ma è difficile, perché guardano la classifica, i risultati precedenti, i pochi gol. Devono giocare pensando solo alla partita, alla fine vedremo il risultato. Ho una buonissima squadra, fatta di ottimi palleggiatori, dobbiamo solo modificare la mentalità. Il punticino va bene una 
volta, due, poi basta, diventa superfluo: meglio vincerne due e perderne una, almeno riacquisteremo la vocazione offensiva delle passate stagioni”.

In conclusione, inevitabile una domanda sull’incontro tra la squadra e il presidente Santopadre: “Il presidente, lo sappiamo, prima di tutto è un tifoso e un padre, che vorrebbe vedere i propri figli andare al massimo e in questo momento ciò non sta avvenendo. Il Perugia degli ultimi due anni è una squadra che ha fatto tanti gol, è normale che se non facciamo neanche un tiro in porta arrivino i fischi del pubblico. Ce li prendiamo tutti, io in 
primis”.

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