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Sport Pian di Massiano / Viale Giuseppe Meazza

Un concerto fa saltare la Supercoppa di volley. Sirci furioso: "Il prossimo anno via da Perugia"

Riesplode il caso PalaEvangelisti. In un'intervista alla Gazzetta il patron della Sir spiega perché la Supercoppa non potrà tenersi a Perugia e annuncia nuovamente il "trasloco"

E’ un periodo davvero turbolento quello che sta attraversando la Sir Safety Perugia. Solo poche settimane fa si erano placate le polemiche per un possibile trasferimento dei Block Devils al Mandela Forum di Firenze, grazie anche all’intervento del Comune e della Regione, le quali avevano garantito al patron Gino Sirci il massimo aiuto economico possibile per ristrutturare il PalaEvangelisti. La questione pareva chiusa: il mega acquisto di Ivan Zaytsev e la presentazione del progetto di ammodernamento dell’impianto di Pian di Massiano avevano rassicurato i tifosi bianconeri. Tutto risolto? Neanche per sogno. La bomba Sir Safety è esplosa di nuovo e anche in questa circostanza l’assoluto protagonista è il presidente del club perugino.

Concerto vs. Supercoppa – Sirci sceglie nuovamente la Gazzetta dello Sport come cassa di risonanza del proprio malcontento. Ma qual è la ragione di tale situazione? Stavolta sembrerebbe essere un concerto. Perugia era ad un passo dall’ospitare la Supercoppa italiana di volley maschile, in programma il 24 e 25 settembre, che quest’anno andrà in scena con una formula rinnovata (parteciperanno quattro squadre e non più due). Peccato che il 26 settembre il PalaEvangelisti sarà il teatro del concerto di Emma Marrone e “il Palasport – come ricorda Sirci – è stato prenotato dal 25 al 27 settembre” per consentire ai tecnici di montare e smontare il palco della cantante pugliese. Insomma, c’è un evento di troppo e a pagare dazio sarà proprio la Sir: “Pensavamo fosse uno scherzo e invece in nessun modo è stato possibile trovare una soluzione alternativa che potesse prevedere di ospitare entrambi gli eventi”.

Ancora Firenze? – Una delusione enorme per il patron dei Block Devils che, nell’intervista rilasciata alla Rosea, torna a minacciare la più drastica delle soluzioni: “Firenze continua ad aspettarci, mettendo sul piatto un milione di euro. Ormai per quest’anno abbiamo iscritto la squadra a Perugia, ma è ovvio che queste situazioni si sommano a tutte le altre e al momento opportuno prenderò le mie decisioni senza farmi più condizionare”. Quali sono queste “altre situazioni”? In primis c’è il mancato accordo con la Cronogest, la società che gestisce l’impianto di Pian di Massiano. Qualche settimana fa la Sir ha richiesto di modificare alcuni termini presenti nel vecchio accordo di utilizzo del palazzetto, ma la Cronogest ha rispedito al mittente l’offerta ripresentando di fatto il vecchio contratto. Uno smacco enorme per Sirci che non ha fatto nulla per mascherare il proprio disappunto.

Atanasijevic out – Come se non bastasse, alla rabbia per quel che accade fuori dal rettangolo di gioco va sommato il dispiacere per l’infortunio di “Magnum” Atanasijevic. Lo schiacciatore serbo dovrà infatti essere operato per ricomporre una microfrattura della tibia che rischia di metterlo fuori dai giochi almeno per un paio di mesi. L’intervento chirurgico è inevitabile: se la lesione dovesse aggravarsi c’è infatti il rischio che Atanasijevic non giochi più.

Accuse – Sirci torna infine sulla delusione per la storiaccia legata alla Supercoppa: “Perugia perde un’occasione unica ed importantissima e il guaio è che chi dovrebbe accorgersene non se ne rende conto. Oggi più che mai penso che aveva ragione in pieno Claudio Sciurpa quando da presidente del Perugia Volley abbandonò la città, facendo perdere la serie A. Qui – rincara la dose il presidente – non è possibile fare sport ad alti livelli”. Bordate tremende quelle di Sirci, noto in tutto l’ambiente pallavolistico per la propria esuberanza e per il temperamento passionale, che rischiano di spezzare nuovamente il legame tra il volley e Perugia. Vedremo come reagiranno in questa circostanza le istituzioni locali, anche perché il rischio è che a perdere la partita più importante sia proprio il capoluogo della nostra regione.

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