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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Calcio, Serie D Girone E Città di Castello, la delusione del presidente

Paolo Cangi, numero uno tifernate, promette un cambio di atteggiamento per l’ultima gara

Tra i tifosi del Città di Castello c’è sgomento per una stagione quasi irreale, partita con l’idea di un campionato importante che voleva essere il preludio all’assalto alla Serie C in quello successivo e terminato (quasi) con l'incubo della retrocessione diretta a 90 minuti dalla fine della regular season.

Qualcosa non ha funzionato e ora la squadra umbra è vicinissima al baratro, sapendo di non dipendere più esclusivamente dalla propria prestazione.

Tutto questo lo sa bene il numero uno del club, il presidente Paolo Cangi, i cui sentimenti non sono diversi da quelli dei tifosi (fonte Ufficio Stampa AC Città di Castello): “c’è tristezza, perché siamo estremamente dispiaciuti per i tifosi biancorossi, che oltretutto avevano risposto con entusiasmo al nostro appello. La tribuna era ben più frequentata del solito, non ci perdoniamo il fatto di averli delusi in una circostanza tanto vitale. C’è sconforto, certo, perché non siamo riusciti a ribaltare un trend che ad un certo punto è diventato irreversibile, nostro malgrado e nonostante ogni sforzo per frenarlo. Ci siamo sentiti impotenti ed è una bruttissima sensazione. Non manca la rabbia, infine, perché non poteva e non doveva finire così, ci troveremo a fare una profonda autocritica, per capire dov'è che abbiamo sbagliato. Tutti, dal magazziniere alla mia figura di primo responsabile societario. E, non vuol essere una giustificazione, premetto, c’è  malumore totale nell'assistere a certi risultati frutto di logiche che ci sfuggono, comunque non attinenti al campo”.

In funzione del progetto ambizioso che adesso dev’essere necessariamente ridimensionato, il presidente Cangi aggiunge: “ci rimboccheremo le maniche, abbiamo un lavoro da compiere e non ci tireremo indietro; l'intoppo è pesante, ma crediamo ancora fermamente nelle nostre idee e nei nostri progetti. Che ora, purtroppo, avranno bisogno di più tempo per esser realizzati. Già siamo al lavoro sin d'ora per la stagione prossima, fermo restando che c'è ancora da concludere questo campionato, nella maniera più dignitosa possibile. Su questo sono stato chiaro coi ragazzi e col tecnico, non tolleriamo ulteriori atteggiamenti 'lascivi', per così dire; resta un uno per mille di speranza e non dipenderà solo da noi. Ma a Civita Castellana avremo ancora una squadra, non un gruppo in gita, lo prometto solennemente”.

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