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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Studiamo l'avversario, il Grifo si prepara a sfidare il Catania: tutto quello che c'è da sapere

Sarà una dura partita quella contro il Catania per la squadra di mister Camplone. Ecco i punti di forza degli etnei e i giocatori più quotati

Dopo aver disputato con successo le difficili sfide con Bologna e Bari, il Perugia di Andrea Camplone si appresta ad affrontare la terza partita consecutiva contro un avversario candidato alla promozione diretta in A, il Catania. La squadra siciliana è retrocessa dalla massima serie italiana dopo 8 anni e, nonostante le cessioni eccellenti, può contare su una rosa competitiva, in grado di puntare in alto. Infatti, sebbene in estate abbia perso moltissimi giocatori che hanno contribuito ai successi degli etnei nelle passate stagioni (Izco, Begessio, Bellusci, Barrientos, Andújar, Maxi Lopez, Plasil, Álvarez, Lodi, Legrottaglie), il direttore dell’organizzazione sportiva, Diego Caniggia, ha saputo assemblare una formazione che ha tutte le carte in regola per tentare la risalita in A.

Il fratello del più noto Claudio è riuscito a convincere a rimanere in Sicilia diversi argentini, quali i difensori centrali Nicolás Spolli, attuale capitano della squadra, e Gastón Sauro, rientrato dal prestito al Basilea, i terzini Monzón e Peruzzi, oltre ai vari Almirón, Lucas Castro, Fabián Rinaudo a centrocampo e a Sabastián Leto in attacco. In questi ultimi anni, una delle caratteristiche principali della squadra del presidente Antonino Pulvirenti è stata infatti quella di andare a prendere un numero spropositato di giocatori dall’Argentina e da tutto il Sud America, specialmente nel periodo in cui l’amministratore delegato è stato Pietro Lo Monaco.

Nonostante quest’ultimo non ricopra più nessun incarico a Catania già dal 2012, il trend dal lato ingaggi non è cambiato. Anche nel 2014 sono stati molti i calciatori acquistati provenienti dall’altra parte del mondo: due i brasiliani, Martinho, preso dal Verona e capace di segnare due reti nelle prime uscite stagionali degli etnei, e Marcelinho, che in estate risultava svincolato. I rossoazzurri hanno poi prelevato in prestito dal Boca Juniors l’esterno destro di centrocampo Gonzalo Escalante e dal Chievo Verona il mediano Adrián Calello, entrambi argentini. Per completare il centrocampo si è poi scelto il giovane polacco Michal Chaprek, del Wisla Cracovia.

Data la partenza di due attaccanti titolari quali Bergessio e Maxi López, la società è intervenuta per rinnovare il reparto offensivo acquistando due veterani, Alessandro Rosina ed Emanuele Calaiò. Parlando in settimana in conferenza stampa, l’ex punta di Pescara, Napoli e Siena ha dichiarato di avere ben presente che Perugia vive un momento di grande entusiasmo per la promozione e il fantastico avvio di stagione, ma si è detto altrettanto sicuro che il Catania sarà in grado di avere la meglio, nonostante un inizio stentato.

La compagine siciliana, al pari del Bologna, sta pagando a caro prezzo lo scotto della retrocessione, venendo da un rocambolesco 3-3 al debutto con il Lanciano e dalla sconfitta per 3-2 di Vercelli con l’uomo in più. È evidente che l’allenatore Maurizio Pellegrino – tornato nell’aprile scorso sulla panchina del Catania dopo più di dieci anni di assenza – sta ancora ultimando la fase di rodaggio e cercando di capire quale possa essere il modulo migliore da mettere in campo. Il 4-2-3-1 e il 4-3-3 provati sinora non hanno dato i risultati sperati, ma è improbabile che il tecnico si discosti molto da questa impostazione, considerate le caratteristiche dei giocatori a sua disposizione.

Un’ultima curiosità: prima che venisse acquistato da Pulvirenti, il Catania ha avuto per alcuni anni lo stesso proprietario del Perugia, cioè Luciano Gaucci. Proprio in quel periodo è scoppiato il famoso caso che ha coinvolto la squadra rossoazzurra e che ha causato un vero terremoto in serie B e nelle categorie inferiori: alla fine della stagione 2002/2003 i Gaucci fecero infatti ricorso per ottenere la vittoria a tavolino contro il Siena, reo di aver schierato un giocatore che non avrebbe dovuto scendere in campo in quanto squalificato, per ottenere i due punti necessari alla permanenza del club in serie B. Da quell’episodio nacquero una serie di ricorsi e controricorsi tra il Catania e altre squadre coinvolte (Genoa, Venezia, Salernitana, Napoli) che portarono alla clamorosa decisione di un campionato cadetto a 24 squadre, una delle quali sarebbe stata la Fiorentina, ripescata al posto del fallito Cosenza. Una vicenda che Perugia ricorda molto bene in quanto di lì a poco il Grifo disputerà una stranissima stagione, con Gaucci ancora proprietario, in cui un numero infinito di episodi arbitrali contrari condannarono la squadra prima allo spareggio con i Viola fiorentini, e poi alla retrocessione in B.  

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