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Dall'Argentina a Perugia, Rugby e libri per Paolucci: "Università e campo, Acea grande opportunità"

Terza linea di origini italiane, è arrivato da Buenos Aires: "Qui posso continuare il mio percorso universitario e lavorare per giocare un giorno in uno dei top club". Le Donne Etrusche intanto superano Bisenzio

C'è un argentino di origini italiane nell’Acea Rugby Perugia, formazione di Serie A. È Benito Paolucci, terza linea della formazione biancorossa da poco arrivato nel nostro Paese: “Sono di Buenos Aires e gioco a Rugby da quando avevo 6 anni - racconta -, questo sport è la mia vita. Sportivamente sono cresciuto nel Club Atletico San Isidro e ho giocato anche nelle nazionali giovanili dell’Argentina”.

Come mai sei è arrivato a Perugia quest’estate?

“Innanzitutto tengo particolarmente a dire che il mio legame con l’Italia parte dal mio bisnonno, nato nella Penisola e emigrato in Argentina (il ragazzo possiede infatti la doppia cittadinanza, ndr). Perché Perugia? Principalmente per motivi di studio. Mi sono laureato nel mio paese in marketing digitale e ho visto in questa città la possibilità di continuare il mio percorso universitario. Da qui l’opportunità di entrare nel Rugby Perugia che ho preso al volo. Mi hanno accolto davvero bene”.  

Nello studio il 25enne è particolarmente ambizioso. E nel rugby non è da meno...

“Punto in alto. Spero di arrivare ai massimi livelli. Il mio sogno è quello di giocare per uno dei top club italiani. Per farlo so bene che devo lavorare tanto”. 

LE 'DONNE ETRUSCHE' BATTONO LE PUMA BISENZIO

La cultura italiana è per certi versi simile a quella argentina. Ma per Paolucci l’ostacolo più grosso non è stata la lingua, bensì l’alimentazione. “In Argentina non siamo abituati ad avere pasti così abbondanti. C’è solo una portata. In Italia invece avete il primo, il secondo, il contorno... Mi sono dovuto un po’ adattare. L’italiano? L’ho studiato una settimana prima di arrivare qui in Italia e sto cercando di migliorarmi parlando molto con i miei compagni. Loro mi hanno accolto benissimo dentro lo spogliatoio e mi hanno aiutato ad integrarmi”. 

Passiamo alle questioni di campo. Avete iniziato abbastanza bene il campionato, poi sono arrivati dei rinvii e siete stati costretti al riposo forzato. È un po’ un problema per voi?

“Ci dispiace chiaramente, ma è solo questione di riprogrammare il lavoro. Per noi, che torneremo in campo solo il 5 dicembre contro Napoli, sarà come una seconda preparazione estiva. Che impressioni del campionato? Conosco pochissimo le altre squadre, mi hanno detto che le favorite per la vittoria del campionato sono tre squadre tra cui la Capitolina Roma, che abbiamo già affrontato. Io penso solo a dare il massimo in ogni gara”. 

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