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Paolo Rossi presenta il suo libro a Perugia: "1982, Il mio mitico Mondiale"

L'indimenticato campione del Mondo 1982, Paolo Rossi presenta il suo libro "1982, Il mio mitico Mondiale", sabato 9 giugno, alla terrazza del Mercato Coperto

Il Comune di Comune di Perugia ha organizzato la presentazione alla Terrazza del Mercato Coperto per sabato 9 giugno alle 18 del libro scritto da Paolo Rossi e dalla moglie, la giornalista perugina Federica Caplletti, a 30 anni dall'annniversario della vittoria del terzo titolo mondiale dell'Italia in Spagna nel 1982, dove Rossi fu determinante per la conquista della Coppa.

Oltre al popolarissimo Pablito saranno presenti il vicesindaco di Perugia, Nilo Arcudi e il giornalista Mario Mariano che svolgerà il ruolo di moderatore. Il libro, edito da Kowalsky, Feltrinelli, è uscito in edicola il 9 maggio ed è stato presentato al Salone del Libro di Torino, allo stadio della Juventus nel giorno della festa bianconera e in altre realtà italiane.

Il libro è ricco di aneddoti, ricordi, articoli scritti da giornalisti sportivi tra i più autorevoli di tutti i tempi e di ogni latitudine: alla fine del testo c'è anche il racconto di un giornalista brasiliano, Chico Maia, il quale spiega come a distanza di tanti anni il Brasile ricordi con stima ma anche con rabbia il Carrasco del Brasile (il boia del Brasile): "Sono passati trent'anni da quando Paolo Rossi ha liquidato il Brasile al Mondiale di Spagna e nel Paese dei pentacampeào, ma lo shock continua. Sicuramente né Rossi, né i suoi compagni della Nazionale allenata da Enzo Bearzot, immaginavano il peso delle conseguenze di quel 3-2 allo Stadio Sarrià di Barcellona quel pomeriggio del 5 luglio 1982".

Fu un Torneo contraddistinto da polemiche infinite e proprio in Spagna nacque l'idea dei calciatori azzurri di iniziare uno sciopero con i media, il primo silenzio stampa.

" Io ero il solo giornalista che riuscivo a parlare con Rossi- racconta a distanza di 30 anni Mario Mariano- nei lunghi pomeriggi del ritiro di Vigo. Paolo raccontava dell'amarezza per le critiche ricevute dalla squadra nella prima fase del Campionato, e gli inviati dei vari giornali entravano in contatto con me proprio perchè erano a conoscienza del canale privilegiato, ma ovviamente "silenzio era stato imposto, e il silenzio venne rispettato".

Visto il rapporto di amicizia nato nella stagione in cui Paolo Rossi militò nel Perugia, dove dopo un brillante avvio scoppiò all'improvviso il primo scandalo del calcio scomesse, in cui lo stesso Rossi venne suo malgrado coinvolto, Rossi decise di concedere proprio a Mario Mariano la prima intervista dopo la vittoria al mondiale che venne pubblicata in esclusiva sulla prima pagina del Corriere della Sera.

" Il libro di Rossi e della moglie Federica si legge in una serata, perchè chiunque può raccontare un capitolo di quel testo per la forte passione che l'evento suscitò anche in quanti non sapevano molto di calcio. Sono molto belli i passaggi in cui Paolo ricorda la figura del papà Vittorio, della sua famiglia di origini umili, che era stata abbattuta dalla vicenda del calcio scommesse con dolore infinito ,sapendo che il figlio mai si sarebbe macchiato di gravi colpe. Condivisi quei sentimenti di dolore, ben sapendo come erano andati i fatti precedenti alla partita Avellino-Perugia del campionato di serie A 1979-80.Vittorio Rossi mi telefonava spesso sia nei momenti bui, quando prevedeva che Paolo sarebbe stato condannato ingiustamente, che quando arrivò il momento della rinascita con la vittoria al Mondiale, con i sei goal decisivi, e poi i trofei conquistati con la Juventus"; racconta il giornalista Mariano.

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