Play-off, andiamo a conoscere l'avversario del Grifo: il Pescara
L'uomo da tenere sotto osservazione sarà, naturalmente, Federico Melchiorri: arrivato in estate dal Padova, il 28enne di Treia ha trascinato la squadra con 14 segnature e 9 assist
I play-off sono alle porte, manca solo un giorno al via ufficiale e il Grifo si sta preparando per affrontare in casa il Pescara. I Delfini hanno mantenuto vive le proprie chance promozione battendo il Livorno di Christian Panucci in una sorta di antipasto degli spareggi: le due formazioni erano infatti separate da un solo punto e il 3-0 di venerdì scorso (Melchiorri e doppietta di Bjarnason) ha risolto la contesa in favore degli abruzzesi.
Andiamo però a vedere come i prossimi avversari del Perugia hanno raggiunto il settimo posto. L’avvio di stagione dei pescaresi era stato tutto fuorché esaltante: Marco Baroni era stato scelto come nuovo allenatore dopo la mancata conferma di Serse Cosmi, ma nelle prime 10 giornate l’ex Lanciano ha raccolto il misero bottino di 9 punti, troppo poco per una formazione che aveva annunciato fin dall’inizio di voler lottare per entrare nelle prime 8.
Il trend, pur rimanendo altalenante, è migliorato nella seconda parte del girone d’andata: 5 successi, 4 pareggi (compreso il 2-2 del “Curi”) e 2 sole sconfitte, che hanno permesso ai biancazzurri di chiudere il 2014 con 28 punti conquistati, uno in meno dei biancorossi. Il periodo migliore per Baroni&c. stato sicuramente tra febbraio e marzo: 7 risultati utili consecutivi e vittorie pesantissime con Catania e Carpi, prima dei due brutti stop con Brescia e Frosinone, quelli che, per intenderci, hanno consentito ai Grifoni il sorpasso in graduatoria.
Il finale di stagione ha rimarcato l’andamento schizofrenico degli abruzzesi fino alla decisiva sfida con gli amaranto. Nel frattempo, però, qualcosa era cambiato: dopo il pesante ko per 2-1 contro il Varese al penultimo turno, il presidente Sebastiani ha deciso per il cambio di guida tecnica. Via Baroni, dentro il pescarese Massimo Oddo, ex terzino di Lazio e Milan, campione del mondo nel 2006 con la Nazionale italiana, promosso capo allenatore per dare una scossa all’ambiente. E la scossa c’è stata, tanto che domani assisteremo alla curiosa sfida tra due allenatori che sono nati e cresciuti proprio a
Pescara.
Analizzando le 42 gare disputate nella stagione regolare sono almeno tre i dati che saltano all’occhio: i pescaresi hanno l’attacco nettamente più prolifico della serie B (69 gol siglati), ma di converso hanno anche una delle difese più battute (55 reti al passivo, stesso livello dei club che hanno lottato per la salvezza). Infine, e questo sarà importante anche domani, il Pescara sa fare risultato in trasferta: 8 vittorie e 5 pareggi in 21 trasferte, solo il Carpi capolista ha fatto meglio.
L’uomo da tenere sotto osservazione sarà, naturalmente, Federico Melchiorri: arrivato in estate dal Padova, il 28enne di Treia ha trascinato la squadra con 14 segnature e 9 assist, dimostrando una ottima continuità nelle prestazioni e una importante crescita sottoporta rispetto agli anni passati. A centrocampo il Perugia dovrà fare attenzione a due uomini in particolare: uno è Birkir Bjarnason, nazionale islandese che sta vivendo una stagione esaltante dal punto di vista realizzativo (10 gol), l’altro è Matteo Politano, ex che ha lasciato ricordi agrodolci alla tifoseria perugina.
L’ala scuola Roma, infatti, stupì con la maglia biancorossa nella prima parte della stagione di Lega Pro 2012/2013, facendo impazzire le difese avversarie con la propria velocità e con delle ottime doti tecniche, ma, avvicinandosi la fine del prestito, ebbe un’improvvisa battuta d’arresto culminata nelle brutte prestazioni nei play-off contro il Pisa. E si sa, alla piazza perugina questo tipo di atteggiamento non piace.