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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Perugia, dal 'tackle' di Goretti a Oddo fino al ritiro di Cascia: tutte le tappe della crisi

Dalla seconda metà di novembre a marzo l'arrivo di Cosmi poi 'silenziato', lo striscione della Nord, le parole di Santopadre e 4 ko di fila: sono precipitati gli eventi in casa di un Grifo che ora balla pericolosamente ai confini della zona playout

LA MOSSA COSMI - L'arrivo di Cosmi a gennaio, oltre che a valorizzare il perugino Falcinelli che con Oddo si era presto trasformato in un 'equivoco tattico', sembrava la mossa giusta per restituire entusiasmo a una piazza divenuta impaziente dopo 6 stagioni di B e nerbo a una squadra discontinua. Un impatto immediato quello di Serse, capace di rigalvanizzare il popolo biancorosso e gli stessi calciatori: “Il mister ci ha dato personalità e la giusta mentalità, facendo capire a tutti cosa significa indossare questa maglia. Ci ha trasformato ed è la persona che serviva”. Parole espresse da capitan Rosi, non uno qualsiasi nello spogliatoio, dopo la vittoria sul campo della Juve Stabia che aveva portato tutti a sognare persino il secondo posto e la Serie A diretta.

FOTO Cosmi torna al Grifo, tifosi scatenati: entusiasmo e ironie sui social

IL MERCATO DI GENNAIO - E poi cos'è successo? Anche qui pare scontato considerare come un passaggio decisivo il mercato di gennaio, che nella mente di Cosmi - dopo la terapia d'urto del suo primo mese di gestione e la conversione al 3-5-2 - doveva consegnare al Grifo le armi necessarie per lottare fino in fondo con le altre pretendenti alla promozione. Un mercato che si è trasformato invece in un boomerang per il Perugia, che dopo la telenovela Rajkovic (alla fine accolto a Pian di Massiano dopo il gran rifiuto) ha vissuto anche quella Iemmello nell'ultimo giorno di trattative, quando il capocannoniere è stato a un passo dal partire in direzione Pescara. Nel frattempo (come in estate) era sfumata la cessione di Buonaiuto al fotofinish e per il centrocampo - reparto che più di tutti necessitava di rinforzi - l'arrivo dell'esperto ma un po' 'arrugginito' Greco si è rivelata l'unica soluzione praticabile, con Cosmi così 'costretto' a rilanciare quel Carraro a cui aveva fin lì preferito persino il giovane e acerbo Konate.

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