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Perugia, manca ancora qualcosa per essere grandi. Guberti out per due settimane

Le prime due partite della squadra di Bucchi hanno evidenziato un bel gioco ma anche qualche problema a gestire le forze nel corso dei 90 minuti

Una classifica bugiarda e già tanti rimpianti. Il campionato del Perugia è iniziato tra alcune certezze e qualche paura che risbuca fuori dal passato: tanto bel gioco in mezzo al campo e fino alla trequarti, poca concretezza davanti. Il difetto principale, la mancanza di reti segnate, sembra quello dello scorso anno, ma a differenza della passata stagione l’impressione è che ci sia solo da limare qualcosa per ottenere i risultati sperati.

Le prime due uscite del Grifo di Bucchi hanno lasciato questa sensazione, supportata anche dalla statistiche: molti cross, diverse verticalizzazioni, una sola rete, arrivata grazie all’invenzione di un big della categoria come Stefano Guberti. Già, proprio quel Guberti che è terribilmente mancato sabato sera, causa infortunio “di lieve entità” all’adduttore della gamba sinistra. Un problema non grave, probabilmente risolvibile in un paio di settimane. Bene, se non fosse che tra 11 giorni c’è una delle due partite più importanti dell’anno, il derby d’andata contro la Ternana. La speranza dello staff medico del Perugia è quello di recuperare l’ex Roma proprio per la straregionale.

Nel frattempo la truppa guidata da Bucchi è già al lavoro per preparare la delicata trasferta di Brescia, altro banco di prova importante dopo l’inizio tutt’altro che semplice con le quotate Cesena e Bari. Come già annunciato nelle scorse settimane dall’allenatore ex Macerata, la squadra si è allenata solo di mattina: esercizi per migliorare la forza e partitelle, questa la ricetta del mister per eliminare le sbavature viste tre giorni fa e, soprattutto, per raggiungere quella condizione fisica che permetterà al gruppo biancorosso di reggere ad alti ritmi fino alla fine della partita.

Le reti subite nei minuti conclusivi dei primi due match hanno infatti evidenziato degli errori di deconcentrazione dovuti con tutta probabilità alla stanchezza. Il grande pressing e la linea di difesa molto alta visti nei primi tempi di entrambi gli incontri costano una fatica non indifferente e per reggere 90 minuti ci sarà bisogno di crescere ancora per aumentare la resistenza fisica. La serie B, si sa, è uno stillicidio di sfide, un campionato lunghissimo, una maratona. Partire senza essere riusciti a conquistare molti punti di per sé non è una sentenza di condanna, ma ora il pubblico biancorosso – che sta continuando ad abbonarsi superando le 5500 tessere – oltre al bel gioco si aspetta di vedere anche i risultati.

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