Perugia a Pisa senza Iemmello e Angella. E Cosmi si ritrova al punto di... Oddo
Squalificato il bomber, “lesione distrattiva di basso grado dell’adduttore sinistro” per l'ex Udinese ora in infermeria con Gyomber. Difesa in emergenza, mancanza di certezze tecnico-tattiche e silenzio imposto dal club: classifica diversa ma tante similitudini tra le due gestioni
NUOVA EMERGENZA
La mancanza di un'identità precisa continua così a essere un problema, così come l'emergenza che dopo Oddo (orfano di Angella praticamente per tutto il girone di andata e di Kouan da fine ottobre in poi) rischia di dover affrontare anche Cosmi, il quale dovrà fare a meno a sua volta di Angella per almeno due partite e dell'altro difensore Gyomber quanto meno fino a metà aprile. A differenza del suo predecessore però - costretto ben presto a trasformare il terzino Falasco in centrale - il tecnico perugino in difesa può contare su Rajkovic, arrivato a gennaio e destinato ora a guidare la difesa biancorossa. E dopo Iemmello, squalificato per un turno, sono attualmente in diffida e dunque a rischio squalifica Carraro, Di Chiara, Falasco e Vicario.
Il calciatore Gabriele Angella, uscito anticipatamente durante la partita contro l’Empoli, ha riportato una lesione distrattiva di basso grado dell’adduttore sinistro. Il difensore ha già intrapreso le cure del caso e sarà rivalutato tra circa 10 giorni. pic.twitter.com/mzb8AgHDp3
— A.C. Perugia (@ACPerugiaCalcio) February 25, 2020
TURNOVER OSSESSIVO
Anche per tutti i fattori fin qui elencati Cosmi sta cadendo nello stesso 'errore' che i tifosi e gli osservatori imputavano a Oddo, cioè quello di cambiare troppo spesso uomini e formazione e di non riuscire così a dare un'identità alla squadra. E se ha lasciato qualche perplessità il cambio di modulo effettuato proprio nel match in cui tornava titolare Di Chiara (le cui caratteristiche potevano essere esaltate dal 3-5-2 proprio come era accaduto a Mazzocchi), a moltissimi osservatori esterni è sembrata poi incomprensibile l'esclusione di Falzerano dai convocati per il match con l'Empoli (insieme a Nzita, Benzar e Capone), dopo che era stato 'titolarissimo' in quelli precedenti (e quasi sempre tra i migliori in tandem con lo stesso Mazzocchi sulla destra).