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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Perugia, Bisoli archivia il derby: “Con il Cagliari voglio conferme. Zebli partirà dall’inizio”

Il tempo per gioire della vittoria nel derby è già concluso. Pierpaolo Bisoli e i Grifoni sono con la testa al turno infrasettimanale in programma domani sera che li metterà contro la favorita per la vittoria della B, il Cagliari di Rastelli

Il tempo per gioire della vittoria nel derby è già concluso. Pierpaolo Bisoli e i Grifoni sono con la testa al turno infrasettimanale in programma domani sera che li metterà contro la favorita per la vittoria della B, il Cagliari di Rastelli, squadra che in passato ha lanciato la carriera da calciatore dell’attuale tecnico biancorosso. Una sfida difficilissima e piena di insidie che ci dirà se l’1-0 rifilato alla Fere ha veramente rappresentato il punto di svolta della stagione.

Tra entusiasmo e assenze – Bisoli parte da una costatazione: “Vincere a Terni ci ha dato molto entusiasmo. Sono rimasto stupito dal calore che ci hanno riservato i tifosi una volta ritornati a Perugia, sembrava avessimo vinto il campionato. A mio giudizio abbiamo giocato meno bene rispetto alle altre volte, la differenza l’hanno fatta i dettagli. L’unico rammarico – prosegue il mister – è stato l’aver perso due giocatori: Lanzafame per squalifica e Rizzo per una contrattura. Questo perché domani mi sarebbe piaciuto averli tutti a disposizione, servirà grande intensità. Se giocheremo ai ritmi del Cagliari ne verremo fuori con le ossa rotta, perché da centrocampo in su sono da serie A”.

A parte questo “la condizione atletica dei giocatori è ottima. L’emblema è Ardemagni, che per la prima volta comincia a mettere in pratica i carichi di lavoro estivi. Nel finale di partita di sabato siamo stati più brillanti della Ternana e abbiamo sbagliato tre o quattro contropiedi solo per imprecisione”.

Cagliari, passato e presente – La Sardegna ha un posto speciale nel cuore di Bisoli: “A Cagliari sono diventato un vero calciatore, lì ho giocato più di 170 partite, sono stato capitano ed è la città in cui sono nati i miei figli. Poi c’è chi dice che la mia esperienza da allenatore con i sardi sia stata negativa, ma per me non è così: eravamo in linea con gli obiettivi e sono stato mandato via perché ho voluto tenere Nainggolan a tutti i costi, direi che non è stata una scelta sbagliata. Al di là di questo, io voglio vincere per il Perugia, specialmente dopo l’affetto mostratomi dai tifosi”.

L’allenatore ritiene che “in questo momento è importante non stravolgere quanto costruito e sfruttare la continuità di rendimento del singolo giocatore. E’ vero che abbiamo vinto, ma non siamo guariti completamente, quindi dovrò dare delle linee guida semplici. Nonostante questo, aspettatevi delle sorprese”. Tornando agli avversari: “Sabato notte alle 2 mi sono visto la partita del Cagliari con il Trapani, la squadra di Cosmi è andata in grande difficoltà, probabilmente perché li hanno voluti affrontare partendo dal basso. Ma con una squadra del genere appena perdi palla vieni castigato. Punti deboli? Li hanno come qualunque altra squadra nel mondo, ma magari ve li dico domani, altrimenti ci lavorano su”.

Possibili titolari – Le tante assenze a centrocampo consentiranno al giovane Zebli di partire dal primo minuto: “Sarà titolare, ha fatto una partita straordinaria a Terni e può giocare in qualsiasi ruolo in mezzo al campo”. Su Fabinho l’allenatore ha qualche dubbio: “Se fosse per me giocherebbe sempre, ma dobbiamo valutare le sue condizioni”. Dopo tanti elogi al gruppo il mister dà una piccola tirata di orecchie a Parigini: “Partirà dall’inizio se oggi mi dimostra di voler giocare per il Perugia. Nelle gerarchie non è stato scavalcato da nessuno, basta che faccia ciò che gli si chiede. A mio avviso i giocatori devono capire, e molti ci sono arrivati, che se voglio dei sacrifici, li voglio per il Perugia, non per me. Parigini è un ottimo calciatore, ma gioca ancora troppo per se stesso”.

Piedi per terra – L’1-0 di sabato non ha però fugato tutti i dubbi e anche il tecnico emiliano ne è conscio: “Con la Ternana abbiamo giocato meno bene rispetto a Latina e a Trapani, però siamo riusciti a vincere. Non mi lascio condizionare dalla vittoria: sono consapevole che, sul piano del gioco, quella di sabato è stata la peggior partita dopo Pescara. L’unica scusante per i miei ragazzi è che non è facile affrontare una formazione che  nove volte su dieci butta la palla in avanti verso il proprio attaccante e bisogna puntualmente arretrare di 30 metri per ‘ripulirla’. La differenza con il passato – spiega Bisoli – è che Ardemagni ha avuto la possibilità di fare 3 gol, perché abbiamo cambiato qualcosa nei movimenti della punta”.

Turn over e giovani – La settimana è piena di impegni per il Grifo, inevitabile pensare a qualche cambio anche in vista del match con la Salernitana: “Se avessi tutti a disposizione e se potessi fare tre sedute di allenamento normali, non cambierei nessuno, perché abbiamo fatto una grande preparazione e siamo in grado di affrontare questi trittici. La dimostrazione è stato l’incontro con il Cesena, l’ultimo del passato tour de force, in cui siamo stati capaci di avere un gran ritmo per tutti e 90 i minuti”. Un’ultima battuta è riservata ai due giovani del gruppo, Drolè e Zebli: “Condividono la stessa cultura e sono un patrimonio per il Perugia. Dopo la partita con la Ternana il primo mi ha abbracciato come se fossi stato suo padre”.

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