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Bucchi carica il Grifo in vista del Cittadella: "Siamo la squadra più squadra della B"

La conferenza stampa del tecnico biancorosso prima della trasferta in veneto contro una delle rivelazioni del campionato

Perugia, missione Cittadella. L’emergenza è superata, tra i grandi nomi mancheranno solo Del Prete e Mancini e Bucchi non scopere le carte: “Da adesso in avanti ci saranno tredici partite tutte decisive, non si potrà parlare più di ossatura di squadra, ma dovrò valutare settimana per settimana i giocatori più pronti”.

Atteggiamento e modulo - L’atteggiamento visto nella splendida vittoria di Avellino piace a Bucchi: “La duttilità di Di Chiara, Fazzi e Mustacchio ci permette di interpretare vari moduli. Ho voglia di dare continuità, ma non abbiamo dimenticato quello che facevamo prima”. Non c’è pericolo rilassamento: “Il successo di Avellino è stato della consapevolezza: questo è diventato un gruppo forte, fortissimo. Più forte degli infortuni e delle difficoltà. Domani andiamo a Cittadella per vincere”.

Testa e avversari - “Non è più discorso caratteriale o mentale. Oggi se perdiamo una partita è perché gli altri sono stati più bravi. Siamo la squadra più squadra del campionato e andiamo a Cittadella per giocarcela a viso aperto, sono sicuro che faremo una grande partita”. E sugli avversari di domani: “E’ una bella squadra e merita la posizione in cui si trova.

Singoli - La gara di Avellino ha messo in mostra le doti del giovane Dossena: "Ha fatto un’ottima partita, ma il mio giudizio su di lui non sarebbe comunque cambiato. Credo che abbia un grande futuro davanti, anche se domani non giocherà”. Terrani titolare domani? “Potrebbe, è in grande crescita. Può fare sia l’esterno sia il trequartista, anche se credo che dietro alla punta renda al meglio. E’ una sorta di alter ego di Guberti, ma questo non esclude che possano giocare assieme”. E su Monaco: “A Grosseto e Arezzo ha giocato in difese a tre. Ormai un difensore evoluto deve saper interpretare vari moduli e vari tipi di reparto. Lui è in grado e deve farlo come dico io. A volte non mi piace quando abusa dei lanci lunghi, voglio palla bassa”. Il nuovo atteggiamento rischia di penalizzare Nicastro: “Purtroppo è così, lui è stato fondamentale quando lo abbiamo messo nelle condizioni di sfruttare le proprie caratteristiche. Cercheremo in tutti i modi di riproporre qualcosa per farlo rendere al meglio”.

Serenità - A chi lo vede più sereno Bucchi risponde così: “Non sono cambiato rispetto al 31 gennaio. All’epoca ero preoccupato a causa delle tante assenze e per un organico non ampissimo. Siamo giovani, abbiamo coraggio, ma è ovvio che non possiamo contare sulle economie di Bari e Frosinone”. Non è assolutamente un pensiero. Ora sono concentrato sul finale di campionato, le chiacchiere fanno parte del nostro mondo e non voglio disperdere nulla perché adesso inizia il momento più bello della stagione”.

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