Grifo, Santopadre rilancia: "Il progetto Perugia prosegue, abbiamo fatto un buon mercato"

Obiettivi immutati – Santopadre lascia dunque intendere che i propri obiettivi non sono cambiati: “Voglio andare in serie A, io ci credo. Conosco benissimo le difficoltà e se il Perugia non ci riuscirà sono pronto a ricominciare, cambiando allenatore, giocatori e così via”. Possibilità di playoff? “Rispetto a noi solo due squadre hanno fatto più di noi, il Bari e il Frosinone. Noi battaglieremo come abbiamo sempre fatto, tanto alla fine si scende in campo in undici e se perderemo il lunedì mattina si tornerà a lavorare duramente. L’allenatore è stato messo nelle condizioni di difendere il posto nei playoff”.

Zebli – Si torna a parlare di Zebli: “Non sta scritto da nessuna parte che non ho il diritto di riprendermi dei soldi che ho investito attraverso questa cessione. Soldi che – torna a precisare il ‘pres’ – entreranno in quattro tranche, cioè fino al 2019. E poi abbiamo da terminare alcuni lavori nel settore giovanile e in sede, perché non si vince solo comprando il campione, ma anche con delle strutture adeguate”. E sulla cessione del centrocampista Santopadre rassicura la gente: “Non è finito il progetto. Quando arriva un’offerta del genere, in cui un giocatore può andare a guadagnare cinque volte tanto, io posso anche oppormi, ma a quel punto quel ragazzo è perso”.

Centrocampo e difesa – Goretti, presente in sala stampa, viene interpellato su Gnahoré: “Può giocare davanti alla difesa e come mezzala, è un elemento simile a quelli che abbiamo già abbiamo”. Quindi nessun problema di numeri a centrocampo, stando alle parole del presidente: “Abbiamo sei centrocampisti: Ricci, Acampora, Brighi, Dezi e Gnahoré e in caso di necessità Fazzi”. Nessun allarme neanche per la retroguardia: “Ci dispiace per Mancini, l’ennesima tegola della stagione. Ma è arrivato Dossena, un ragazzo giovane e di prospettiva”.