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Grifo, Bucchi non si fida dell'Ascoli: "Servirà concentrazione per tornare a vincere"

Il tecnico biancorosso parla prima della partita di Ascoli ed è costretto a fare i conti con alcune assenze importanti e qualche acciaccato da valutare

Una conferenza stampa arrivata troppo presto. Le parole di Cristian Bucchi hanno anticipato la decisione del GOS di non far disputare Ascoli-Perugia a Pescara, destinazione prescelta a causa dei problemi post sisma del “Del Duca”. La gara, come annunciato dal presidente Santopadre, è stata spostata a domenica e si giocherà proprio in casa dei piceni. La notizia dell'ultima ora è che si disputerà a porte chiuse. 

Formazione e indisponibili – Al di là del luogo in cui si giocherà, Bucchi ha già la certezza di dover fare i conti con diverse assenze: “Non avremo sicuramente Belmonte, che rientra la prossima settimana, e Zebli, che ieri ha riportato la distorsione di caviglia e ginocchio e una piccola lesione all’adduttore, ancora da valutare. Dezi e Di Carmine ci saranno ma dopo un percorso settimanale particolare. Comunque non ci lamentiamo”.  E Del Prete? “Può giocare dal primo minuto”. Nessuna possibilità, invece, di vedere giocare Nicastro prima punta: “No, deve partire da dietro, lasciarlo spalle alla porta significa limitarlo all’80%”. L’assenza di Zebli causerà qualche modifica a centrocampo: “In questa settimana ho valutato più soluzioni: Ricci e Acampora possono essere utilizzabili, così come Joss. Però prima di decidere gli uomini giusti devo valutare Dezi e Di Carmine. In difesa al posto di Monaco ci sarà Mancini”.

Stadio e ricordi – Come dicevamo, al momento della conferenza stampa non era ancora arrivata la notizia dello spostamento della gara. Il tecnico biancorosso si è quindi espresso sulla scelta, poi ribaltata, di giocare a Pescara: “Dietro questa decisione si cela tanto dolore, quello delle persone che stanno vivendo una situazione difficile a causa del terremoto. Avrei voluto giocare ad Ascoli e ho tanto rispetto e affetto per le popolazioni che sono state toccate dal sisma. In ogni caso domani si gioca e pensiamo solo alla partita”. La città picena è carica di ricordi per Bucchi: “Ascoli è stato un passaggio importante della mia carriera. Il primo anno riuscimmo a riportare la squadra in serie A, segnai 17 reti con Giampaolo allenatore”.

L’avversario – I ricordi lasciano poi spazio al presente e alla sfida contro la formazione di Aglietti: “E’ una squadra molto quadrata e credo che le partite migliori le abbia fatte in trasferta: ha vinto a Cittadella e Carpi e ha tenuto bene contro il Frosinone subendo gol con un’azione irregolare. Cacia rimane molto staccato rispetto al resto della squadra perché ha una grandissima ripartenza. Dovremo essere bravi a non concedergli contropiedi”.

Analisi tattica – L’allenatore del Grifo analizza anche la rete subita contro il TrapanI: “E’ stato un episodio paradossale: eravamo sette contro tre, abbiamo sbagliato la rimessa laterale, non siamo riusciti a fare fallo. E’ stato un errore totale, di tutta la squadra: dovevamo essere più lucidi e maturi”.  E a chi gli chiede del ruolo dei terzini nel suo schema di gioco risponde: “I terzini devono essere estremamente intelligenti: prima di tutto devono saper difendere e poi proporsi con i tempi giusti”.

Crescita – Errori e distrazioni fanno comunque parte del progetto di crescita del gruppo: “Questa squadra è piena di giovani alla prima esperienza in categoria. Ci vuole tempo per farli crescere. Ovviamente cerchiamo di bruciare un po’ le tappe attraverso il lavoro e le vittorie, ma non possiamo avere l’assillo. Dobbiamo essere consapevoli di aver fatto un percorso nostro con serenità e razionalità, coscienti che gli intoppi capitano. Basta guardare il Verona che ne ha presi quattro in casa dal Novara”.

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