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Olimpiadi, l'Italvolley dice addio all'oro. Zaytsev e compagni battuti in finale dal Brasile

Al Maracanazinho di Rio i brasiliani si sono imposti 3-0, ma gli Azzurri hanno comunque dato tutto. Per l'Italia della pallavolo è il terzo argento olimpico

Finisce nella maniera più crudele possibile l’avventura della Nazionale italiana di pallavolo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. A vincere la medaglia d’oro è il Brasile che si è imposto 3-0 nella finale contro gli Azzurri. Un punteggio che non rispecchia l’andamento della partita, rimasta aperta fino all’ultimo istante, con gli arbitri dell’incontro che in due circostanze decisive hanno favorito in modo eccessivo i padroni di casa verdeoro. Niente da fare dunque per Ivan Zaytsev e gli altri uomini della Sir – Emanuele Birarelli e Simone Buti – che tornano a Perugia con la medaglia d’argento.

Brasile avanti – L’inizio dell’Italia fa ben sperare. I ragazzi di Blengini vanno avanti di tre lunghezze, salvo poi farsi recuperare dagli avversari che infilano sei punti di fila e volano sul 16-12. Juantorena, Zaytsev e una murata di Birarelli riportano sotto la formazione italiana, ma nel momento decisivo lo “Zar” fallisce il servizio e il Brasile vince il primo set 25-22.

Occasioni sprecate – La sconfitta nel primo parziale non sembra demoralizzare più di tanto l’Italia che parte bene anche nel secondo set. Zaytsev martella il muro carioca, Juantorena trova l’ace del 4-1. I sudamericani però sono davvero forti, Wallace in particolare è una macchina da punti in attacco. L’opposto del Cruzeiro riporta sotto il Brasile. La squadra di Bernardo – allenatore della Sirio Perugia all’inizio degli anni ’90 – dà uno strattone al set e per chiudere il divario c’è di nuovo bisogno dei missili in battuta dello “Zar” che mettono in grande difficoltà la ricezione verdeoro (14-14). Si va avanti punto a punto, l’opposto di Spoleto non perdona dai 9 metri grazie all’aiuto del nastro ma sull’azione successiva ecco il primo errore arbitrale: Zaytsev colpisce le mani del muro, si va a vedere con il videocheck ma gli arbitri dicono che la deviazione non c’è. Punto Brasile (21-21). Wallace non sbaglia un colpo, Juantorena invece sì: sembra finita e invece una invenzione di Giannelli porta tutto ai vantaggi. L’Italia ha due set point ma li spreca e i sudamericani non perdonano: Wallace mura lo “Zar”, Lanza sbaglia la ricezione sulla battuta di Souza e i brasiliani si impongono 28-26.

Solo argento – Gli Azzurri rischiano di perdere la bussola, lo si capisce dai tre errori in battuta in avvio di terzo set. Anche i ragazzi di Bernardo però sentono la tensione e concedono all’Italia di restare a galla. Si rimane in equilibrio, è una grande sofferenza: il Brasile allunga sul 13-11, Giannelli al servizio e Zaytsev sottorete rimettono le cose a posto. L’Italia riesce addirittura ad allungare sul 17-15, Juantorena trova addirittura il 18-15, ma la panchina brasiliana chiama il challenge: dal replay è chiaro che l’invasione è del muro brasiliano, ma per gli arbitri il fallo lo commette il ragazzo di Santiago de Cuba e ribaltano il verdetto (17-16). E’ il segnale che nulla sta andando come dovrebbe. La pipe di Juantorena, i primi tempi di Buti e l’attacco da seconda linea di Zaytsev tengono a galla gli Azzurri. Lo “Zar” sbaglia però tre battute di fila, Wallace continua a volare sopra il muro avversario e il finale è scritto. Lucas conquista il secondo match point, dopo che l’opposto della Sir aveva annullato una prima chance: Filipe mura Zaytsev e al Maracanazinho di Rio, stracolmo di brasiliani, scatta la festa. La medaglia d’oro olimpica rimane un tabù per l’Italia del volley (3 argenti e 3 bronzi i migliori risultati(, mentre i carioca chiudono al meglio l’edizione casalinga dei Giochi. Peccato, perché questa squadra ci ha davvero fatto sognare.

La reazione della governatrice – Delusione dunque per i ragazzi di Gino Sirci, presente a Rio per sostenere Zaytsev, Buti e Birarelli, ma che può comunque fregarsi le mani pensando alla squadra che ha allestito (polemiche con Comune e Kronogest permettendo). Dopo la fine del match sono arrivati comunque i complimenti della presidente Catiuscia Marini: “C’è l’Umbria in questo straordinario percorso che ha portato la nazionale italiana di pallavolo maschile a conquistare un argento olimpico”. La Marini ha rimarcato come “Nella rosa dei giocatori sono tre gli atleti legati all’Umbria grazie alla Sir Safety Perugia: lo ‘zar’  di Spoleto,  Ivan Zaytsev, ed i centrali Simone Buti e Emanuele Birarelli. È anche per questa ragione che il risultato raggiunto ci rende doppiamente felici e ci riempie di orgoglio, come umbri e come italiani. La squadra che ci ha rappresentato a Rio ci ha regalato il sogno di vedere l’Italia del volley sui gradini più alti del podio”. “Intelligenza, impegno, fatica, cuore e tenacia – ha detto la presidente - hanno caratterizzato il lavoro di questi atleti  e permesso di avvicinarci, partita dopo partita, set dopo set, con una marcia coinvolgente ed inarrestabile, verso la medaglia  olimpica. A loro, al team di cui fanno parte, va dunque il ringraziamento degli italiani e degli umbri, delle istituzioni e della comunità regionale per aver portato in alto il nome del nostro Paese e della nostra regione. Complimenti e congratulazioni che intendo fare personalmente agli atleti olimpici nel corso di una prossima cerimonia in Regione, con la presenza del presidente Gino Sirci”.

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