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Napoli-Perugia, Cosmi tra Coppa Italia e calciomercato: "Voglio personalità. Rajkovic? Meglio così..."

Il tecnico del Grifo alla vigilia della sfida del San Paolo (martedì 14 gennaio, ore 15) valida per gli ottavi di finale: "Loro più forti ma mi aspetto un Grifo coraggioso. Il serbo? Qui non siamo il Club Mediterranée: voglio solo gente che crede in noi e nella Serie A"

MERCATO - Non c'è solo Rajkovic ma almeno un rinforzo nel reparto arretrato COsmi se lo aspetta: "Ci serve un difensore, questo non è un mistero anche se in questa fase i giocatori aspettano gli ultimi giorni prima di decidere, per il resto bisognerà aspettare le uscite prima di capire se arriveranno rinforzi negli altri reparti. In questi mesi non vogliamo che resti chi non crede alla Serie A, gli metteremo troppa pressione poverino (ride, ndr). Io so quello per cui devo lottare e non sopporto di avere in squadra chi ha dubbi: chi resta è perché vuole vincere e dare tutto in campo come vogliamo fare tutto noi dello staff, la società e i tifosi. L’entusiasmo? Le aspettative non devono pesarci ma renderci felici, perché significa che la gente crede in noi. Ora starà a noi fare risultati".

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SPERANZA - E se l'obiettivo in campionato è la Serie A; Cosmi vuole fare bella figura anche in Coppa Italia: "Il Napoli è più forte di noi e questo è oggettivo - ha detto l'allenatore perugino -, ma al “San Paolo” voglio vedere dai miei alcune cose e soprattutto personalità. Sono un tecnico che tollera errori tecnici, ma non di attenzione e di personalità. Chi ha paura di giocare la palla, cosa che resta la più importante di questo sport, dimostra di non essere un calciatore per queste partite. In queste competizioni e più in generale in una partita di calcio, tutto è possibile come si è visto spesso in Inghilterra. Noi però non dobbiamo pensare solo a fare bene. Il mio carisma? Non conterà niente perché i giocatori del Napoli di adesso forse nemmeno sanno chi sono io e l’allenatore conta fino a un certo punto. Io sono il responsabile tecnico ma abituiamoci ad aspettarci dai calciatori che diano in campo tutto secondo le loro possibiità. Se ci riusciremo faremo risultati, ci vuole non molto ma un po’ di tempo".

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ESPERIMENTI - Al netto delle assenze, Cosmi vuole dare subito la sua impronta soprattutto al centrocampo di quel 3-5-2 che è il suo 'marchio di fabbrica' e da cui è ripartito in questi giorni: "Buonaiuto mezzala? Non sono venuto qui per allenare me stesso o inventarmi cose strane, ma penso che Buonaiuto ha qualità per fare cose diverse da quelle fatte finora senza comunque perdere le sue caratteristiche. Correggendo alcune cose lui e Falzerano possono addirittura essere più trequartisti che come venivano schierati prima. Anche a Trapani  ho fatto così con Coronado, che è persino più offensivo di loro eppure giocava a centrocampo perché sapeva che altrimenti non avrebbe: i calciatori hanno tanti difetti ma sanno fare 'uno più uno'. Più in generale voglio una squadra che recuperi la palla il prima possibile, che giochi e attacchi la profondità non solo con gli attaccanti. Una delle lacune dell’andata è stata la lentezza nel recuperare palla e non dipende solo dalle caratteristiche dei giocatori. Esistono i contrasti diretti e indiretti, per recuperare palla non serve per forza una squadra di mastini. Anche l'area avversaria poi non è un parecheggio, bisogna occuparla sì con tanti uomini ma con 'cattiveria'. A parte Vicario e Fulignati mi aspetto che tutti segnino, come nella Lazio in cui non c'è solo Immobile. Anche a Iemmello ho detto: sono contento che segni ma se segni meno e la squadra vince sono ancora più contento. Lui? Si è toccato...".

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