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La grande sfida: lo scalatore in carrozzina riesce nell'impresa e taglia il traguardo

L'arrivo era previsto per le tre,invece Luca Panichi ha tagliato il traguardo verso le 14, con un'ora di anticipo, e ha affrontato il pavè del santuario di Oropa per prendersi la standing ovation finale

Luca Panichi è nuovamente riuscito nell'impresa di scalare a bordo della propria carrozzina una tappa del Giro d'Italia. Questa volta è toccato alla salita denominata Montagna Pantani in memoria dell’impresa del Pirata, che proprio su questa ascesa al Giro del 99, venne colto da un salto di catena ai piedi della salita e si rese protagonista di una rimonta eccezionale che lo vide tagliare il traguardo in solitaria, dopo aver ripreso e superato ben 49 corridori.

Una salita che ha visto tanti ciclisti professionisti scalarla e renderla famosa e oggi al Santuario di Oropa si aggiunge un altro podio speciale, quello di Luca. Partito 09 e 05 dalla piazza Martiri della Libertà di Biella ha voluto portate un messaggio forte di passione per questo sport e un ricordo a Michele Scarponi, Marco Pantani e Fabio Casartelli con cui lui ha condiviso, da giovane, le strade del ciclismo e che in fondo anche per lui sono motivo di forza.

Il team è sempre lo stesso, quello della Bicicuorediabete, capeggiata da David e Umberto Panichi. Ottima organizzazione della scalata di Mauro Benedetti dello CSEN di Biella, sponsor dell'iniziativa. Come sempre Francesco Barbon della Progeo, la ditta che ha studiato il prototipo di carrozzina di Luca, ha garantito il supporto tecnico e Stefano Ripanti Medico e Presidente del Panathlon club di Senigallia, si è occupato di monitorare la salute dell'atleta.

Nello scalare verso Oropa Luca è stato sostenuto dai ragazzi delle scuole medie e da quelli del Liceo sportivo di Biella, nonché dalle persone incontrate per la strada che si apprestavano ad aspettare la corsa rosa. Nella sua ascesa solo una crisi nella parte centrale del percorso dove le pendenze arrivano fino al 13 per cento, ma nel complesso è stata una scalata abbastanza tranquilla dove lo Scalatore in Carrozzina ha utilizzato un nuovo metodo di allenamento consigliato dal fratello mental coach Umberto. Venticinque spinte e una pausa, questa l'andatura costante che ha permesso di avere una continuità nella spinta, alternata da una respirazione diaframmatica.

Durante tutta la salita – ha detto Luca all'arrivo- scritte inneggianti a Michele Scarponi e Marco pantani sono state uno stimolo in più per continuare a trasmettere un messaggio fondamentale di amore per questo sport straordinario. Ci sono stati dei momenti di difficoltà ed altri di esaltazione sia nella prestazione tecnica ma anche nei momenti di condivisione con il popolo del Giro d'Italia che è sempre qualcosa di straordinario. Queste scalate vogliono essere un'apertura per vivere la vita di tutti i giorni al meglio e stimolare un modo bello di vivere lo sport che non è solo il perseguimento dei risultati ma è anche trasmettere qualcosa ai giovani.”

Si perché l'arrivo era previsto per le tre ed invece Luca Panichi ha tagliato il traguardo verso le 14, con un'ora di anticipo, e ha affrontato il pavè del santuario di Oropa per prendersi la standing ovation finale con la collonna sonora di sempre “The final contdown”. GloßGlocknner, Stelvio, Tre Cime, Gavia, Zoncolan, Colle delle Finestre, quale la prossima impresa?

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