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Sport Pian di Massiano / Viale Giuseppe Meazza

L’arbitro e il vento fermano il Perugia: contro il Lanciano finisce 0-0

Annullato un gol ad Ardemagni e uno a Faraoni. Due i rigori negati al Grifo. Farà certamente discutere la scelta di far condurre la partita a un abruzzese, il signor Di Paolo di Avezzano, che, assieme all’assistente Zivelli, ha fortemente condizionato il risultato finale

La voglia di vittoria del Perugia si infrange contro le decisioni arbitrali che negano ai biancorossi una meritata vittoria: al “Curi” contro il Lanciano finisce 0-0. Farà certamente discutere la scelta di far condurre la partita a un abruzzese, il signor Di Paolo di Avezzano, fischietto dalla grande esperienza in serie B, il quale, assieme all’assistente Zivelli, ha fortemente condizionato il risultato finale.

Nessuna sorpresa per Andrea Camplone che schiera il consueto 3-5-2 con Fabinho e Ardemagni coppia d’attacco. Nonostante le assenze D’Aversa conferma il 4-3-3 schierando Nunzella e l’ex di giornata Conti al posto degli squalificati Mammarella e Aquilanti.

Lanciano che parte bene e dopo appena 2 minuti crea la prima occasione del match con Gatto che se ne va sulla sinistra e mette dentro in cerca di un compagno, ma Comotto interviene e sventa la minaccia. Gli abruzzesi sono aggressivi e a dispetto di chi pronosticava una squadra attendista, provano a fare la partita. Il Perugia invece, infastidito dal vento e dalla pressione degli avversari, fa fatica a creare gioco e nella prima mezzora non arriva mai ad impensierire Aridità. Come all’andata i frentani provano a sfruttare i calci da fermo: angolo dalla destra battuto sul secondo palo sul quale Thiam è bravo ad arrivare ma non riesce ad indirizzare verso la porta di Koprivec.

Al 38’ finalmente si vedono in avanti anche i Grifoni: azione corale della squadra di Camplone finalizzata da Rizzo che riceve il pallone da Crescenzi e calcia dal limite, Aridità respinge con i pungi. Sul prosieguo dell’azione Verre cerca Ardemagni in area, l’ex Spezia cade a terra anticipato da Amenta, ma l’arbitro lascia giocare. Allo scadere della prima frazione di gioco si ferma Giuseppe Rizzo: la mezzala biancorossa scatta sulla destra ma si blocca all’improvviso toccandosi una coscia e Camplone è costretto a sostituirlo con Nicco. Con questa ennesima tegola si chiude il primo tempo del Grifo: 45 minuti anonimi, avari di emozioni e di occasioni da gol. Unico protagonista il vento che ha fortemente condizionato la manovra offensiva di entrambe le contendenti offrendo un misero spettacolo al pubblico del “Curi”.

Nella ripresa il Perugia inizia con un piglio migliore e al 51’ si vede scippare dall’arbitro la rete dell’1-0: Verre tenta l’imbucata per Faraoni che si libera di Nunzella e supera Aridità, ma il direttore di gara, su segnalazione dell’assistente Zivelli, annulla. I biancorossi però non si perdono d’animo e vanno ancora vicini al vantaggio: Crescenzi approfitta di un’indecisione della retroguardia lancianese e calcia al volo di sinistro, il pallone sibila vicino al palo ed esce di un nulla. Al 64’ ancora un errore incredibile della terna arbitrale che nega la rete al Perugia: bellissima azione in velocità con Nicco che si inserisce in area e appoggia per il tap-in di Ardemagni. La punta milanese esulta, parte la musica dagli altoparlanti del “Curi”, ma la bandierina di Zivelli è di nuovo alzata: fuorigioco che lascia molti dubbi. Camplone non ci sta, vuole i tre punti e tenta la carta Lanzafame al posto di Verre.

Il Lanciano, completamente assente in fase d’attacco nella ripresa, ha una fiammata che rischia di essere fatale per i Grifoni: Grossi cerca la conclusione da fuori area, il tiro però è sbilenco e favorisce il neo entrato Monachello il quale, tutto solo davanti a Koprivec, spara sul fondo. Per completare la giornata negativa nei confronti dei padroni di casa, Di Paolo non ravvisa un fallo in area di rigore di Troest nei confronti di Fabinho: il brasiliano e tutto il “Curi” protestano, ma il direttore di gara non sente ragioni.

I frentani si chiudono a riccio in difesa e all’ultimo istante di partita vanno a un nulla dal vantaggio: leggerezza del Perugia che perde palla a centrocampo e consente a Monachello di calciare verso Koprivec che però con un guizzo salva quantomeno lo 0-0. Un punto amaro per Camplone che vede così sfumare l’opportunità di scavalcare in classifica la squadra che lo fece debuttare da allenatore tra i professionisti. Ora ci sarà una settimana di tempo per riflettere e lavorare in vista del prossimo incontro casalingo contro la Pro Vercelli.  

PERUGIA-VIRTUS LANCIANO 0-0 (0-0)

PERUGIA (3-5-2): Koprivec; Goldaniga, Hegazy, Comotto; Faraoni, Rizzo (48’pt Nicco), Fossati, Verre (25’st Lanzafame), Crescenzi (39’st Vinicius); Fabinho, Ardemagni. A disp.: Amelia, Baldan, Nielsen, Taddei, Parigini, Falcinelli. All.: Andrea Camplone.

VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Aridità; Conti, Amenta, Troest, Nunzella; Di Cecco, Bacinovic, Grossi (40’st Paghera); Piccolo (24’st Monachello), Thiam, Gatto. A disp.: Agazzi, Pinato, De Silvestro, Fioretti, Cerri, Petrachi, Vastola. All.: Roberto D’Aversa.

ARBITRO: Di Paolo di Avezzano (Assistenti: Zivelli di Torre Annunziata – Villa di Rimini).

NOTE – Ammoniti: 17’pt Troest (L), 31’pt Bacinovic (L), 42’pt Crescenzi (P), 45’st Nunzella (L). Recupero: 3’; 3’. 

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