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Coronavirus, ordinanza della Regione Umbria: Curi e PalaBarton riaperti ai tifosi

Dopo l'ok del governo arriva anche quello della Tesei: consentita anche tra i dilettanti la presenza di pubblico negli impianti sportivi, ma con una serie di limitazioni

Dopo il via libera del governo, che nel Dpcm del 13 ottobre aveva dato l'ok alla presenza di pubblico agli eventi sportivi (quelli riconosciuti dal Coni, dal Cip e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali), la presidente Donatella Tesei ha firmato oggi (venerdì 16 ottobre) un'ordinanza con cui la Regione Umbria si adegua alle disposizioni dell'esecutivo che aveva comunque fissato dei limiti (una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale degli impianti, ma con un tetto di mille spettatori all’aperto e di 200 al chiuso).

RIAPRE IL CURI - Fino a mille gli ingressi consentiti per le gare calcistiche di Serie C e dunque al Curi di Perugia (dove tra due giorni il Grifo ospiterà la Fermana), al Liberati di Terni e al Barbetti di Gubbio, la metà invece per quelle dilettantistiche mentre è fissato a 200 anche all'aperto il tetto per gli altri sport. 

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L'ORDINANZA: 

"A decorrere dalla data della presente ordinanza e fino al 14 novembre 2020 - si legge nel documento - è consentita la presenza di spettatori nelle competizioni all’aperto riguardanti gli sport riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale italiano, Comitato Italiano Paralimpico ovvero organizzati da organismi sportivi internazionai e delle rispettive federazioni nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) Sport all’aperto:
• campionato calcio Legapro C: n. massimo di 1000 spettatori;
• campionato nazionale di calcio serie D e campionati regionali Lega Nazionale
Dilettanti: n. massimo di 500 spettatori;
• campionati di calcio a cinque Lega Nazionale Dilettanti: n. massimo di 200
spettatori;
• tutti gli altri sport: numero massimo di 200 spettatori.
Le capienze di cui ai punti precedenti devono rientrare in ogni caso nel limite
massimo del 15% della capienza totale consentita dell’impianto sportivo.

b) Sport in luoghi chiusi: 200 spettatori ed in ogni caso nel limite massimo del 15% della
capienza massima consentita dell’impianto sportivo".

E ancora: "Le competizioni sportive di cui al comma 1 sono consentite esclusivamete negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione ed assegnazione preventiva del posto a sedere e, se al chiuso, con adeguati volumi e ricambi d’aria a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente con l’obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie nel rispetto dei protocolli emanati e comunque nel rispetto delle prescrizioni di cui all’allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente ordinanza"

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