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Coronavirus, aggiornate le raccomandazioni per la ripresa dell'attività degli atleti guariti

Nuova circolare del Ministero della Salute: le indicazioni per la valutazione dell’idoneità all’attività sportiva agonistica degli atleti non professionisti guariti dal Covid

Novità per gli atleti non professionisti guariti dal Covid. Con una nuova circolare (datata 18 gennaio) il Ministero della Salute ha infatti aggiornato le raccomandazioni per la valutazione dell’idoneità all’attività sportiva agonistica in quelli guariti dal Covid.

Secondo quanto spiega il dicastero retto dal ministro Roberto Speranza l’aggiornamento delle raccomandazioni, predisposto sulla base del documento tecnico della Federazione Medico Sportiva Italiana, è stato condiviso con il gruppo di lavoro “Tutela della salute nelle attività sportive” costituito nell’ambito del Tavolo di lavoro per la promozione dell’attività fisica e la tutela della salute nelle attività sportive istituito con DM 25 luglio 2019 e successiva integrazione DM 11 agosto 2020.

Il documento, nel massimo rispetto della tutela sanitaria degli atleti, conferma le indicazioni per la valutazione degli atleti agonisti non professionisti che hanno avuto una infezione da Sars-CoV-2 grave o moderata, ma  prevede una significativa riduzione degli accertamenti sanitari necessari per il ritorno in sicurezza all'attività sportiva degli atleti che hanno presentato un’infezione da SARS-CoV-2 asintomatica o paucisintomatica  o “malattia lieve” e che comunque non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione. Per tali atleti  la valutazione sarà  effettuata anche tenendo conto dell’età (atleti sotto i 40 anni oppure sopra i 40 anni compiuti), della presenza o meno di condizioni o patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare (ad esempio diabete, ipertensione, ipercolesterolemia), dello status vaccinale.

Considerato che evidenze in letteratura mostrano come le complicanze cardiache siano rare nei giovani atleti e si risolvano in genere favorevolmente in tempi relativamente brevi, pertanto, viene prevista una riduzione degli esami raccomandati per la valutazione di idoneità in aggiunta a quelli previsti dalla normativa, con conseguente riduzione dei costi per gli utenti.

Inoltre, poiché, l'infezione da Sars-COV-2 è una patologia recente, per la quale le evidenze scientifiche sono in continua evoluzione, le nuove raccomandazioni potranno essere aggiornate o integrate.

La circolare del Ministero della Salute

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