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Perugia, Mazzocchi è pendolino e 'parrucchiere': "Ho detto no al Crotone, per Cosmi e il Grifo faccio tutto"

In quarantena per l'emergenza coronavirus, l'esterno si racconta tra tatuaggi, musica e forbici: "Io, 'scugnizzo' dei vicoli di Napoli, innamorato di questa piazza. E il look di Angella è il mio capolavoro"

L'arrivo di Cosmi ha rappresentato dunque la svolta: "Non lo cooscevo, ma si è subito creato un buon rapporto perché lui ama i giocatori che corrono, danno l'anima e si sacrificano per la squadra. Lui in me ha visto queste cose e mi tiene in considerazione: se uno non dà l'anima durante la settimana del resto, poi è impossibile che riesca a farlo in partita". Altro fattore determinante è stato quello tattico, per lui che giocava all'attacco tra i vicoli di Napoli: "Ho iniziato a giocare per strada, come tutti gli 'scugnizzi', poi sono entrato nelle giovanili del Benevento come esterno offensivo e ho proseguito a Verona nell'Hellas. Qui a Perugia sia Nesta che Oddo mi hanno schierato da terzino della difesa a quattro con compiti soprattutto difensivi, ma è nel 3-5-2 che io mi sento più forte perché ho gamba e mi piace attaccare. È sotto gli occhi di tutti che con questo modulo rendo di più, ma se sono migliorato è anche grazie alle esperienze precedenti". 

FOTO Perugia, Mazzocchi brinda al 2020 con un mega tatuaggio

Saper soffrire per 'rinascere', una filosofia che Mazzocchi porta sulla pelle ricoperta di tatuaggi. Quello di cui va più orgoglioso è il Cristo gigante ritratto sulla schiena, usata come fosse una tela: "Me lo ha fatto Valentino Russo a Grosseto, è un amico ed è molto bravo. Questo tatuaggio è stato criticato da molti, ma rappresenta la mia fede e chi ha fede fa le cose con il cuore".  Un cuore che il Grifo è riuscito a rimettere in campo contro la Salernitana dopo i giorni di ritiro a Cascia: "Una vittoria importantissima e segnare il mio primo gol in B in quella partita è stata una grande emozione, a livello individuale ma anche collettivo perché ha permesso alla squadra di tirare fuori la testa dal tunnel". Una squadra che lui non vuole lasciare: "A Perugia mi trovo bene, i tifosi sono gente di cuore e spero di poter continuare a vestire la maglia del Grifo. In questo periodo di emergenza la situazione è critica e il calcio passa in secondo piano, ma spero che finisca presto. Non vedo l'ora di ricominciare: ai playoff ci credo ancora".

Day 10 pronti a tutto 💪 ⚽️

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