Vicario, un 'marziano' nel Perugia: "Studio da Handanovic col Grifo sul petto"

Uno stimolo che lo ha aiutato a mantenere un rendimento sopra la media dall'inizio della stagione fino allo stop forzato del campionato. Decisivo in quasi tutte le gare giocate dal Perugia, Vicario ricorda in particolare due delle sue tante parate in biancorosso: "Quella di a Livorno su colpo testa di Bogdan e quella di Crotone su colpo di testa di Sini: due parate che ci hanno dato punti e vittoria, anche grazie ai compagni perché il calcio è un gioco di squadra". Un punto fermo il portierone friulano, prima con Oddo e poi con Cosmi che lui già conosceva: "Serse l'ho avuto anche a Venezia, anche se qui nella sua città è ancora più motivato e ha cercato di farci capire fin da subito l'importanza di questa maglia".

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Un'importanza che Vicario dice di aver capito già l'estate scorsa: "Quando c'è stata la possibilità di venire a Perugia sono stato subito orgoglioso di questa possibilità: si percepisce che qui ci sono attaccamento e passione e che il Grifo rappresenta quasi una regione intera. Al di là della categoria c'è passato importante ed è normale puntare sempre al massimo con ambizione". E poi c'è il popolo biancorosso, di cui è diventato un beniamino e il cui amore ha potuto sentire da vicino qualche giorno fa, quando ha fatto una sorpresa telefonica a una coppia di abbonati di vecchia data: "MI ha fatto piiacere coglierli nello stupore, quasi non ci credevano che fossi io ed è stato bello, una chiacchierata piacevole. Quando si entra in campo è normale che i pensieri defluiscano dal corpo ma il contesto è importante e non va mai sottovalutato: chi gioca nel Perugia ha l'obbligo di sapere che gioca per la città, il Grifo e la sua gente".

🎵 Ivan ha scelto una bellissima colonna sonora per il suo allenamento casalingo.
Quanti 👍 per lui?#iorestoacasa pic.twitter.com/PJ4tENWlfW

— A.C. Perugia (@ACPerugiaCalcio) March 29, 2020