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Mantova-Perugia, la vigilia di Caserta: "Servirà il Grifo di Arezzo"

Dopo il ko incassato al Curi contro il Cesena i biancorossi tornano in campo domani (11 ottobre, ore 15) e il tecnico carica: "Dimenticare subito la sconfitta, ma non gli errori commessi contro i romagnoli"

Dopo la prima sconfitta stagionale, subita due giorni fa al Curi contro il Cesena, il Perugia andrà a caccia dell'immediato riscatto domani (domenica 11 ottobre, ore 15) sul campo del Mantova. "Qualcosa cambierò - spiega il tecnico Fabio Caserta alla vigilia - perché sarà la terza partita in una settimana e c'è qualcuno che non ha recuperato o è uscito acciaccato dall'ultima partita. Falzerano e Monaco? Non sono al massimo ma si sono allenati in gruppo e saranno a disposizione".

Il timoniere biancorosso spiega poi cosa ha detto alla squadra dopo il ko: "Non bisogna pensare alle sconfitte o alle vittorie, ma analizzare errori e poi pensare subito alla prossima gara evitando di commettere gli stessi errori. C'è stato poco tempo per preparare la sfida col Mantova, ma cercheremo di fare una grande gara, sperando di tornare con un risultato positivo perché alla fine sono i risultati che ti aiutano a lavorare con più serenità".

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Caserta vuole di più dai suoi, convinto che possano praticare il calcio propositivo da lui predicato: "La squadra deve crescere sotto tutti i punti di vista, c'è da lavorare tanto perché facciamo ancora tante cose in modo errato. Quando prendi gol, in casa o fori, scatta sempre un campanello di allarme, perché significa che stai facendo qualcosa di sbagliato, al di là che gli errori siano individuali o collettivi. Al di là del modulo io voglio che i miei centrocampisti ruotino di continuo per non dare punti di riferimento, se Burrai viene marcato deve abbassarsi un altro mentre quello con caratteristiche più offensive si alza sotto la punta. Con un'attitudine propositiva è normale concedere qualcosa e la condizione atletica in questo momento non ci aiuta a fare questo tipo di gioco, ma sono convinto che ci arriveremo".

Una mano in questo senso può darla il 24enne francese Valentin Vanbaleghem, colpo 'last minute' del mercato biancorosso: "Con il direttore lo abbiamo studiato in qualche partita. È un centrocampista con caratteristiche diverse da quelli che avevamo già in rosa, un play mancino strutturato fisicamente ma con un buon piede. Sa giocare a calcio e può ricoprire più ruoli". Un po' come Melchiorri che in attacco, secondo Caserta, può occupare diverse posizioni: "Federico è un calciatore duttile, in queste prime gare l'ho schierato esterno perché credo che partendo più defilato e rientrando nel campo, giocando tra le linee, possa dare il meglio. Non gli chiedo certo il lavoro che mi aspetto magari da Elia, e comunque non lo vedo come punta centrale, perché spalle alla porta non riuscirebbe a sfruttare la sua qualità migliore che è l'ultimo passaggio".

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La chiosa sugli avversari: "Il Mantova gioca con il 4-3-3 - spiega il tecnico - è una squadra compatta che attacca bene la profondità. Bisognerà giocare come ad Arezzo, 'cattivi' su ogni pallone perché oltre alla tecnica serve tanta corsa. Sarà la terza gara in una settimana e dovremo essere bravi anche a gestire le energie, capendo quando attaccare e quando invece tenere palla. Servirà più attenzione in fase difensiva per non concedere ripartenze come fatto contro il Cesena, leggendo bene la partita ed evitando di forzare le giocate. Non essendo ancora al top della condizione fisica, farlo può essere molto rischioso".

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