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Perugia, Cosmi 'zittisce' il Grifo: "A Pescara muti, ma anche gli arbitri parlino meno"

Dopo due sconfitte di fila il tecnico alla vigilia della trasferta di Pescara: "Spero che il ko col Pordenone ci abbia fatto male e porti a una reazione, ma basta proteste ed espulsioni. Detto questo però, gli errori arbitrali sono stati clamorosi"

Il discoro poi, dopo le recenti scuse di Massimiliano Santopadre agli arbitri, si sposta inevitabilmente sui 'fischietti' e sulle ultime discutibili direzioni di gara: "Noi dobbiamo migliorare sotto il profilo comportamentale come ha detto giustamente il presidente - ha detto Cosmi - . Non si possono sprecare le cose fatte in campo con atteggiamenti che penalizzano singolo, squadra, società e tifosi. Era un trend che c'era già prima del mio arrivo e proseguito alla prima gara con me, poi sembrava arrestatosi ma ora è ripreso in maniera preoccupante. Se continuiamo così diventa poi inutile parlare di partite, assenze e giocate. Detto questo però si può anche dire che gli errori degli arbitri sono stati gravi e clamorosi".

Il tecnico entra così nel dettaglio: "Sul primo rigore del Cittadella il fallo era fuori are, mentre poi quello su Melchiorri era in area e ci è stata data punizione. Col Pordenone invece quello su Buonaiuto era rigore tutta la vita e forse ce n'era un altro nel secondo tempo". Qualcosa da ridire anche sul rosso a Falzerano: "Rosso legittimo, ma bisogna poi avere lo stesso metro di giudizio con tutti gli altri che protestano allo stesso modo. A Pescara comunque bisognerà affrontare la gara 'muti' e pensare solo a giocare, anche se pure gli arbitri farebbero meglio a stare zitti e pensare ad abitrare invece che parlare con i calciatori".

Nel frattempo al Grifo serve come il pane un risultato positivo dopo le immeritate sconfitte delle due ultime gare: "La strada giusta era già stata prima del lockdown, a Benevento e poi con Salernitana in casa - ricorda Cosmi - e dopo la sosta non siamo ripartiti bene, ma benissimo. Tutte queste prestazioni sarebbero da prendere come un'indicazione positiva se non fossimo a sei giornate dalla fine e con una classifica così pericolosa, mentre ora ogni sfida è vitale. Certo, il e il mio staff siamo soddisfatti dei progessi fatti dalla squadra, ma purtroppo questo ora non ci basta: oltre alla prestazione adesso ci servono i punti, bisogna essere più determinati in fase conclusiva e pensare solo a giocare: se l'avessimo fatto qualche punto in più l'avremmo già avuto".

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