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Grifo in B, Santopadre rilancia: "Iniziano i miei 'secondi' dieci anni nel Perugia"

Il giorno dopo la promozione in Serie B una lunga nota del presidente è stata pubblicata sul sito del club: "Il futuro è oggi, ma sono sempre pronto a valutare un progetto più grande e migliore del mio"

Rinconquistata la B a meno di un anno dalla traumatica retrocessione dello scorso agosto, il presidente Massimiliano Santopadre 'rilancia'. "Prossimo ormai a raggiungere i 10 anni alla guida del Perugia - si legge in una nota pubblicata sul sito del club -, con cui ha conquistato tre campionati di Serie C, due supercoppe (e una da giocarsi), quattro playoff di Serie B, un playoff di Lega Pro e l’amara retrocessione della scorsa stagione, il presidente Massimiliano Santopadre ha voluto commentare con una serie di pensieri e dediche il successo che riporta il Grifo nella serie cadetta".

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Ecco le parole del presidente Massimiliano Santopadre:

"Le mie emozioni del giorno dopo sono contrastanti, perché da una parte sento che questo è un risultato straordinario, importantissimo ma al contempo ho la consapevolezza di aver restituito ciò che avevamo perso a causa delle mie decisioni sbagliate della scorsa stagione. Non mi sento per nulla appagato, la strada da percorrere è tanta e sempre in salita ma lavoreremo sempre con la stessa dedizione, passione e volontà”.

“Il 15 agosto credo di aver camminato a Roma per oltre tre ore, con una sofferenza nel cuore che non avevo mai provato ma non scappando dalle mie responsabilità, anzi, disegnando nella mia testa il nuovo Perugia, con idee molto chiare riguardo al tecnico e al nuovo staff dirigenziale che avrebbe iniziato il nuovo percorso. Il mio silenzio non è stato distacco ma solo una forma di rispetto, di concentrazione massima per rimettere subito a posto le cose.

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Faccio i miei più sentiti complimenti agli artefici di questo meraviglioso percorso, Gianluca Comotto, Marco Giannitti, mister Fabio Caserta, compreso tutto il suo splendido staff, perché hanno accettato una sfida molto complessa e hanno dato anima e corpo per riportare il Perugia dove merita. Faccio le congratulazioni alla squadra perché ha incarnato il sentimento di un popolo ferito e con umiltà, ambizione e senso di appartenenza ha realizzato una cavalcata straordinaria, entrando nella storia del Club”.

“Dedico principalmente questa promozione alla città e ai nostri splendidi tifosi perché so quanto hanno sofferto la retrocessione e l’impossibilità di venire allo stadio, soprattutto in un contesto sociale così complesso come quello della pandemia. Abbraccio virtualmente ognuno di loro perché ci hanno sostenuto e guidato alla vittoria. Una dedica sentita va anche a tutti i miei cari e soprattutto a mia madre, che purtroppo non sta benissimo ma che nonostante questo mi chiede sempre come va il Perugia.

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“Voglio menzionare i ragazzi della sede e tutti i collaboratori e le persone che lavorano nel Club dietro le quinte, perché vivono le sorti del Club in modo appassionato, con il cuore e che quel 14 agosto, come me, hanno sofferto tantissimo. E come dimenticare il mio portafortuna? Francesco Baldoni, la persona che in questo momento mi sta intervistando, è il mio portafortuna personale e con lui, che quest’anno ha fatto anche lo speaker, vinciamo sempre”.

“Grazie alle aziende sponsor che ci hanno accompagnato nell’anno più complesso della mia gestione. Con molti imprenditori ho anche un rapporto umano e mai come quest’anno mi hanno fatto sentire il loro sostegno. Grazie a Vincenzo Monetti, a Danilo Toppetti e a tutti gli imprenditori e alle aziende che con il loro supporto, economico ma soprattutto umano, mi hanno fatto sentire meno solo in questo anno terribile”.

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“Grazie agli amici di Avanti Tutta, che abbiamo portato sulle nostre divise in ogni campo e in ogni nostra battaglia, portando nel nostro cuore l’amore e la grinta di Leonardo, che da lassù ci ha aiutato a raggiungere l’obiettivo”.

“Sicuramente insegnano più le sconfitte delle vittorie. Mi è capitato di dirlo altre volte: la mia vita, il mio passato, è costellato di grandi delusioni e di nuovi inizi e di battaglie continue, sempre consapevole che ogni giorno devo fare di più e che devo farlo meglio perché a me non ha regalato mai niente nessuno. Questo è ciò che mi accomuna a Perugia e ai perugini. Dobbiamo sempre lottare, soffrire e non ci abbattiamo mai. 

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“Il futuro del Club è oggi e stanno per iniziare i miei “secondi” 10 anni al Perugia, 10 meravigliosi anni, con la consapevolezza di essere sempre pronto a valutare un progetto più grande e migliore del mio".

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