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Venezia-Perugia, la vigilia di Oddo: "Mi fido ciecamente del mio Grifo, ci salveremo"

Alla vigilia della sfida salvezza nell'ultimo turno della regular-season di Serie B il tecnico carica i suoi: "Scelte difficili, spero di sbagliare il meno possibile"

"Mi fido ciecamente dei miei ragazzi". Questo è il messaggio di Massimo Oddo alla vigilia della sfida salvezza che il Perugia affronterà domani (venerdì 31 luglio, ore 21) sul campo del Venezia nell'ultima giornata di regular-season della Serie B. "Alla squadra parlerò con il cuore prima del match, ma sono sicuro al 100% che il nostro campionato finirà domani. Prima di farlo guarderò in faccia i ragazzi e capirò il loro stato d'animo: in passato mi è capitato persino di raccontare una barzelletta prima di una partita per allentare la tensione".

Il tecnico biancorosso deve indossare i panni dello psicologo per preparare una partita decisiva per il futuro del Grifo, in cui dovrà fare a meno dell'infortunato Di Chiara e degli squalificati Rosi e Gyomber: "Dobbiamo resettare tutto, come se il campionato fosse già finito e consapevoli di andarci a giocare una finale. Spero che ci sia una sana paura, perché questa squadra ha dimostrato spesso di averne bisogno, ma non troppa perché altrimenti ci bloccherebbe. In questi giorni almeno io ho provato a trasmettere serenità al gruppo". Secondo il tecnico avere n solo risultato a disposizione può rivelarsi un vantaggio rispetto a un Venezia a cui basterà un pareggio per essere certo di salvarsi: "Tante volte in campo l'ho toccato con mano, ma tutto dipenderà dall'approccio che avremo alla partita".

Ecco perché prima di scegliere gli undici titolari saranno tante le considerazioni da fare. E a chi gli chiede se calciatori sotto contratto come Melchiorri e Buonaiuto o un perugino come Falcinelli possano avere più motivazioni rispetto ad altri biancorossi Oddo risponde così: "Io mi auguro e voglio pensare che da questo punto di vista partano tutti con le stesse motivazioni, per il bene del Perugia ma anche per amor proprio, per amore del mestiere che facciamo e per tutto quello che ci ha dato mondo calcio. Voglio ragionare come ragionavo io da calciatore, perché quando questi ragazzi vanno in campo c'è in ballo il futuro società ma anche il loro futuro. Un risultato positivo porta benefici a tutti, uno negativo ti resta sul groppone".

L'allenatore abruzzese avrà comunque ancora qualche ora per fare le sue scelte: "In questo tipo di gara non pensare solo a un discorso tecnico-tattico, ma devo anche valutare le condizioni fisiche e mentali dei ragazzi oltre al tipo di partita che vogliamo e dobbiamo fare, cercando inoltre di capire chi magari è più capace di incidere in corsa. E se ho delle sicurezze sul tipo di gara che vogliamo, ho diversi dubbi sugli uomini: quando sono da fare tante considerazioni è più facile sbagliare. E il mio obiettivo sbagliare il meno possibile". La sensazione però è che davanti si andrà avanti con Capone ("un calciatore che lega centrocampo e attacco") e Iemmello: "A Pietro è difficile rinunciare, perché mi fido di lui e soprattutto perché ha fatto 19 gol e nessuno ha segnato come lui".

Per la seconda maglia da trequartista dietro a 'Re Pietro nel 4-3-2-1 sembrano poche possibilità per Melchiorri: "Al momento giochiamo con un solo attacante ma questo non significa che non stimo Federico, che è un ottimo calciatore. È l'unica delle nostre punte a cui piace giocare guardando la porta e rispetto a Iemmello ha caratteristiche più adatte al gioco in ripartenza, come ha fatto con il Trapani regalando due assist quando l'ho messo dentro: una mossa giusta, ma abbiamo sbagliato quattro gol davanti alla porta e ci siamo fatti beffare al 92'. Melchiorri comunque è un'arma che so di potermi giocare a gara in corso". Nell'ultimo match per, con Falcinelli in campo, secondo Oddo "sono stati sbagliati i movimenti in attacco soprattutto nel primo tempo, perché tutti e tre venivano incontro e nessuno attaccava la profondità, come fatto invece a Chiavari con l'Entella.

Tutto dunque dipenderà dalle condizioni di Buonaiuto, che non è al meglio e verrà valutato domani, mentre il tecnico pensa anche agli avversari: "Il Venezia ha organizzazione, tecnica e buona qualità soprattutto a metà campo. Gioca a calcio e non è una di quelle squadre che si chiude: penso che cercheranno di fare la partita. Servirà una 'pazienza' diversa da quella che avevo chiesto prima del match con il Trapani, squadra invece brava a chiudersi: dobbiamo vincere ma per farlo serviranno equilibrio e intelligenza, con questo caldo non si può pensare di partire subito all'arrembaggio. Quello che chiedo alla squadra inoltre è di soffrire con lucidità nei momenti in cui serve, senza perdere la testa e insistere sugli errori: nel Milan c'era Baresi che calciava la palla in tribuna quando c'era da parlare con i compagni e rimettere a posto le cose".

Tanti dunque i pensieri che passano nella mente del tecnico alla vigilia della decisiva sfida contro i lagunari, quella stessa sfida che nel match di andata al 'Curi' gli fu fatale e portò all'arrivo di Serse Cosmi: "Se cerco una rivincita? No - spiega Oddo - e poi non penso il mio esonero sia stato causato da quella singola partia. La socità avrà avuto le sue buone ragioni, ma iL passato non mi interssa: la mia priorità adesso è dare qualcosa a questi ragazzi portare in salvo baracca e burattini".

(a breve il servizio completo)

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