Castel Rigone - Martina 0 a 0 I Un pareggio che smuove la classifica: famiglie allo stadio
Un pareggio dopo due turni: il primo punto in casa contro il Martina allenato dall'ex di turno, Riccardo Bocchini, licenziato lo scorsa anno dal presidente imprenditore Cucinelli
E' ancora a caccia dei primi tre punti il neo promosso Castel Rigone, super elogiato per il suo innovativo impianto sportivo, fiore allo occhiello della lega Pro, tanto è vero che di è mosso perfino il braccio destro di Macalli, Francesco Ghirelli per la prima di patron Cucinelli. Ma dalla vita non si può' avere tutto ,ed ora monsieur Brunello, un vincente su tanti fronti, sta mordendo il freno perché non sa se dovrà già correre ai ripari, visto che è stata ancora rimandata la prima vittoria del suo Castel Rigone nel difficile campionato di Seconda Divisione Pro. Un pareggio dopo due turni: uno 0-0 nel debutto in casa contro il Martina Franca allenato dall'ex di turno, Riccardo Bocchini, licenziato lo scorsa anno con una classifica precaria, ma contravvenendo alla filosofia del re del cachemire, che ha sempre privilegiato la forma anche nello sport.
Bocchini si è preso una bella rivincita, andando perfino vicino al successo pieno quando il Martina Franca ha centrato una traversa a portiere battuto, al momenti sono vanificati gli sforzi del diesse Quarta , che ha rinforzato la rosa con giocatori di livello superiore, tra i quali il difensore Cangi,in predicato di tornare al Perugia., ma rimasto al palo. La squadra di casa ,allenata del buon Di Loreto, ha provato a spingere, a creare gioco, nella prima frazione ha espresso il meglio, ma neppure i cambi effettuati dall' ex difensore di Perugia e Fiorentina, hanno dato forza offensiva alla squadra. Non sono mancate le occasioni per sbloccare il risultato, ma alla fine i tre punti non sono arrivati, ed era il regalo che patron Cucinelli chiedeva per festeggiare al meglio i suoi 6o anni di successi imprenditoriali non e' arrivato.
I tifosi non possono certo contestare, e nessuno mette in dubbio la bontà delle scelte e della filosofia del patron, che sta raccogliendo consensi in ogni angolo. Solo un osservatore neutrale, uscendo dallo stadio -giardino , ha osservato: " Gli elogi, specie quando sono eccessivi , producono effetti dannosi sulla squadra che di pavoneggia. Nel calcio professionistico senza "fame " di vittorie non si va da nessuna parte".