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Stop al calcio mercato, Santopadre tira le somme: non mancano le polemiche

Al massimo dirigente biancorosso le illazioni sulle sue condizioni economiche proprio non sono andate giù: "C'è gente che si nasconde vigliaccamente dietro a un nickname per colpire me"

Il mercato si è concluso, niente più indiscrezioni su possibili arrivi e partenze. Il momento giusto per tirare le somme da parte della dirigenza sulla prima metà della stagione. Così il presidente Santopadre in conferenza stampa ha potuto sfogare la delusione per il brutto periodo che sta vivendo il Grifo e ricordare quanto ha fatto fin qui per il bene del Perugia.

Il “pres” ha deciso in particolare di fare chiarezza sulla cessione di Del Prete: “Il Catania ha contattato il procuratore del giocatore senza passare prima da me. Lorenzo percepiva l’offerta come l’occasione della vita e sapevo saremmo arrivati al divorzio”. L’operazione ha consentito a Santopadre di incassare una cifra importante: “La cessione ci ha fatto entrare qualche bel soldino: 500mila euro per la precisione, 300mila con scadenza a giugno e il resto a gennaio del prossimo anno. Ma ovvio che non basta per andare avanti, ci vogliono altre risorse”.

Al massimo dirigente biancorosso le illazioni sulle sue condizioni economiche proprio non sono andate giù: “C’è gente che si nasconde vigliaccamente dietro a un nickname per colpire me. Ma io so quello che sto facendo, economicamente e fisicamente per il Perugia e voglio dire a queste persone di smetterla perché destabilizzano l’ambiente. Se hanno qualcosa da dire – aggiunge il presidente – possono farlo venendo in sede, magari portando 1000 euro, visto che dicono che non ho nulla”. 

Passata la sfuriata, si torna all’argomento principale, il mercato: “Siamo stati tra le squadre più attive di tutta la serie B in fatto di acquisti e cessioni.  Dopo gli ultimi brutti risultati e la partita con il Catania abbiamo deciso di dare una sferzata importante e abbiamo fatto quello che ci sembrava più utile. Non sopporto di vedere quel modo di fare da parte dei giocatori. Lanzafame? Il Chievo non ce lo ha chiesto, ci ha solo chiamato per complimentarsi con noi per l’entusiasmo che la piazza ha messo sin qui e per avviare qualche collaborazione futura”.

Santopadre ne ha anche per chi ha criticato la scelta di andare a prendere giocatori sinora poco utilizzati: “E’ quello che si fa nel mercato di gennaio. Basta vedere il Bologna che ha investito diversi milioni di euro e ha preso Sansone, ragazzo di talento ma poco utilizzato. Ho assistito agli allenamenti e i nuovi giocatori mi sono sembrati molto determinati”. 

Questo non significa perdere di vista il reale obiettivo della stagione: “Il Perugia sta costruendo la propria salvezza: dobbiamo fare 50 punti e prima ci arriviamo e meglio è. Una volta raggiunti vedremo se saremo in grado di puntare a qualcosa di più”. Ci vuole che il gruppo cresca assieme: “Mi aspetto tutto un altro atteggiamento in campo, non si può pensare prima a se stessi e poi alla squadra. Siamo in difficoltà e solo se staremo uniti ne verremo fuori”. 

Non poteva mancare un riferimento alla guida del Grifo: “Camplone? Io e Goretti abbiamo molta stima di lui e spero rimanga fino a giugno e magari oltre. Prima del mercato ci siamo confrontati per sapere chi non rientrasse più nei suoi piani e abbiamo ricevuto il suo via libera per ogni operazione. L’unica non concordata è stata quella di Rizzo, per il semplice fatto che ci è capitata l’occasione all’ultimo momento e non c’è stato il tempo materiale per parlarsi, ma sapevamo gli sarebbe piaciuto, considerate le caratteristiche del ragazzo”. 

In chiusura il pensiero va ai tifosi: “L’affetto dei nostri supporter è stato uno dei motivi per i quali ho deciso di essere così attivo nella campagna acquisti. Basti pensare a Mantovani: aveva 15 offerte diverse ma ha scelto noi proprio perché siamo una piazza fantastica. Quindi – ha aggiunto – basta criticare e dire ‘avevo ragione io’ nei momenti in cui sbaglieremo, dobbiamo remare tutti dalla stessa parte”. 

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