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Calcioscomesse, guai in arrivo per il Perugia: chiesti 3 anni e 6 mesi di squalifica per Rosati

Antonio Rosati è di nuovo nel mirino della giustizia sportiva: ieri il procuratore federale Stefano Palazzi lo ha deferito insieme ad altri calciatori con l'accusa di aver preso parte alla combine del match Lecce-Lazio del 22 maggio 2011

Possibile tegola in arrivo per il Grifo: sono passate poche ore dall'ufficializzazione dell'acquisto di Alessandro Piacenti, scelto dalla società e da Bisoli come terzo portiere della squadra, ed ecco arrivare una pessima notizia che riguarda un altro estremo difensore ingaggiato il mese scorso dai biancorossi. Antonio Rosati è di nuovo nel mirino della giustizia sportiva: ieri il procuratore federale Stefano Palazzi lo ha deferito insieme ad altri calciatori con l'accusa di aver preso parte alla combine del match Lecce-Lazio del 22 maggio 2011. Una ferita che sembrava ormai chiusa e che invece si è riaperta dopo le dichiarazioni fatte nei mesi passati dall'ex paramilitare macedone Hristian Ilievski, capo degli “zingari”, il gruppo slavo accusato di aver fatto da tramite tra la malavita e alcuni calciatori per alterare i risultati nelle partite dei vari campionati italiani.

A rischio squalifica Rosati era stato già a rischio squalifica nel 2013, sempre a causa di Lecce-Lazio: in quell'occasione però venne assolto sia in primo sia in secondo grado. Le rivelazioni di Ilievski durante l'interrogatorio del 27 aprile 2015 hanno tuttavia concesso al procuratore Palazzi di impugnare le sentenze di 2 anni fa in base all'articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva (“Revocazione e revisione”), che permette la riapertura di un processo già concluso in presenza di nuovi elementi, non conosciuti all'epoca della decisione del giudice. La richiesta di Palazzi nei confronti del portiere è la seguente: 3 anni e 6 mesi di stop per illecito sportivo. Sarebbe ovviamente una stangata tremenda per un giocatore di 32 anni e lo sarebbe ancora di più per il Perugia che ha trovato in Rosati un numero uno d'esperienza, capace di dare sicurezza ai compagni di squadra e al tecnico.

Gli altri deferimenti Ovviamente nel mirino del procuratore federale non è finito solo il portiere del Grifo. Ilievski ha confermato che oltre a Lecce-Lazio venne combinata anche la sfida tra i biancocelesti e il Genoa. Tornano perciò sotto i riflettori i vari Milanetto, Ferrario e Massimiliano Benassi, che ha difeso la porta del Perugia nell'era Covarelli prima di diventare compagno di squadra proprio di Rosati nel Lecce dei Semeraro.

Possibili punizioni per responsabilità oggettiva anche nei confronti dei salentini e dei rossoblù liguri: per entrambe le squadre è pronta la richiesta di 3 punti di penalizzazione. Chi si salva grazie a un cavillo tecnico sono invece la Lazio e Mauri: la società del presidente Lotito e l'ex capitano Mauri erano già stati condannati nel 2013 e avevano fatto ricorso al Tnas, che aveva deciso di alleggerire le pene. Il Codice però non prevede la possibilità di revocazione di una sentenza emessa da un Tribunale di arbitrato: paradossalmente essere stati ritenuti colpevoli nel 2013 potrebbe essere stato un vantaggio, tenuta presente l'esiguità delle ammende e delle squalifiche inflitte.

I tempi delle decisioni Il campionato di calcio è alle porte: la serie A inizia tra poco più di una settimana, la B il 5 settembre. Il tempo stringe e le decisioni dovranno essere rapide. La richiesta di revocazione presentata da Palazzi sarà valutata dalla Corte federale d'appello che dovrà stabilire se ci sono elementi sufficienti per riaprire il processo. In caso di risposta affermativa le sentenze non dovrebbero tardare ad arrivare: nel peggiore dei casi si parla di fine ottobre. 

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