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Perugia-Reggina 0-2, le pagelle del Grifo: Segre e Ghion in palla, ma stavolta tradisce la difesa

I giudizi sui biancorossi di Alvini dopo la sconfitta al Curi nel turno infrasettimanale: Angella e Zanandrea si fanno sorprendere da Galabinov, Chichizola perde l'imbattibilità dopo 348'

I giudizi sul Perugia di Alvini dopo la sconfitta al Curi contro la Reggina (0-2) nel turno infrasettimanale valido per la decima giornata di Serie B.

CHICHIZOLA 6 - Nella sera in cui perde l’imbattibilità dopo 348’, gli tocca la partita più tranquilla di questo inizio stagione. A conti fatti fa solo una parata e forse due mezze uscite. Ma questo è il calcio. Chiaramente incolpevole sui due gol reggini.

SGARBI 6 - Con lui Rivas non la vede proprio mai e stessa cosa dicasi per Ricci. È fuori zona nell’occasione del primo gol, ma inseguire l’avversario a uomo (era stato trascinato lateralmente) fa parte dei diktat di Alvini.

ANGELLA 5 - I due gol subiti lo chiamano in causa in prima persona, per un posizionamento errato su Galabinov e poi per il rinvio sbadatissimo che serve l’assist a Bellomo. Quasi la copia conforme di quello che aveva fatto Sgarbi a Lecce con Coda. Ma lì era andata bene. Per il resto è il solito mastino che aggredisce chiunque, ma nel calcio, purtroppo, gli episodi determinano il risultato.

ZANANDREA 5 - È pur vero che in difesa i tagli (degli attaccanti) li deve assorbire chi li vede, in questo caso lui, perché Galabinov sbuca dietro le spalle di Angella. Ma l’indecisione tra mettere in fuorigioco il bomber bulgaro o andare quantomeno a disturbarlo costa cara. Era partito bene con un pressing alto (2’) seguito da un sinistro radente finito a lato. Ha stoffa e capacità nel ruolo, si rifarà.

FERRARINI 5,5 - Nell’azione del raddoppio si fa tagliare fuori dalla sovrapposizione di Di Chiara, poi non va a coprire e lascia solo Bellomo. Era successo qualcosa di simile anche dopo 5’, quando ha perso subito le marcature. Per lui va ripetuto il concetto espresso per Angella (contano gli episodi), perché, in concreto, bisogna dire che è sempre molto attivo e abile a smarcarsi sulla destra. E in realtà carica almeno una dozzina di cross, tra i quali quello perfetto per la testa di Matos. Altri, purtroppo molti dalla trequarti di destra e di sinistro a rientrare, per definizione utili solo ai difensori.

GHION 6,5 - Forse la miglior partita da quando è a Perugia, tanto da aver lasciato un po’ perplessi il cambio con Burrai dopo un’ora. Non soffre mai i centrocampisti avversari, si fa sempre vedere per gli “scarichi” dei compagni, è sempre presente nel fulcro del gioco. Prova anche la conclusione in prima persona (47’) con un destro centrale dal limite.

SEGRE 6,5 - Fa proprio tutto: interdizione, palleggio e tiri in porta, ben quattro. Uno, in sforbiciata (55’) che sfila fuori di un niente, gli altri rimpallati da schiene e gambe avversarie. E quello del 40’, deviato dalla schiena si Stavropulos, sarebbe finito dritto nell’angolino. Negli ultimi 20’ fa pure il difensore di destra accanto ad Angella e Sgarbi, senza sbagliare nulla.

LISI 5 - Non sappiamo se per ordini di scuderia o perché trascinato dall’azione, ma è troppo sulle piste di Laribi, anche dentro l’area piccola, compito che in effetti dovrebbe lasciare a Zanandrea per avere campo e spazio ed attaccare la fascia. Questo, almeno, dovrebbe essere uno dei “parametri” difensivi di Alvini. Male nei cross (appena due) e male nei calci da fermo. Due punizioni, dalla trequarti e dal limite, tirate senza esito.

Perugia-Reggina 0-2, Alvini: "Il Grifo del primo tempo mi è piaciuto molto"

KOUAN 6 - Almeno nel primo tempo gioca una partita più propositiva del solito, perché non solo va su Crisetig come da copione, ma appare più sciolto nella ideazione del gioco e più propositivo negli inserimenti, sia centrali (4’ su verticalizzazione di Matos) che laterali. Nella ripresa, con la Reggina chiusa a doppia mandata perde qualche linea di gioco, ma è sempre sul pezzo.

MATOS 6 - Suoi gli unici due tiri in porta, ma sono due palle-gol belle pulite. Sulla prima, un destro dai 20 metri, c’è la deviazione di piede di Stavropulos (non vista da Camplone) che alza per quello che serve ad evitare che finisca nel sette. La seconda, incursione centrale di testa(16’), la sbaglia proprio a due passi da Turati. E’ sempre in partita fin quando Alvini non lo toglie, abbastanza misteriosamente dal campo. Aveva appena strappato in contropiede, dimostrando tenuta fisica e velocità, fermato solo da un fallo.

DE LUCA 5 - Come a Lecce deve giocare costantemente spalle alla porta, sovrastato di testa dai centrali calabresi. Meglio quando esce per cercare l’uno-due con triangolazioni basse. Tira in porta una sola volta (destro largo) a tempo scaduto, ma ad onor del vero va detto che di palle-gol giocabili non gliene è arrivata nemmeno una.

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CARRETTA sv - Tre minuti e si fa male. Auguri.

BURRAI sv - Forse serviva minutaggio? Chissà. Non incide e calcia male una punizione laterale.

MURANO sv - Circondato dai difensori, estrae solo un cross basso da sinistra.

FALZERANO 6 - Impegno massimale come sempre, anche contromano, ivi compreso un recupero su Ricci (un attaccante) ben dentro l’area a pochi metri da Chichizola.

MURGIA sv - Alla prossima.

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