Perugia, parla Carretta: "Io e Murano grande coppia. Alvini? Mi esalta"
L'attaccante approdato al Grifo in estate: "Città bellissima e tifosi incredibili, mi trovo alla grande": Poi sulla prossima sfida da ex contro il Cosenza: "Sarà la partita più difficile"
Amore a prima vista tra Carretta e Perugia. Dal rapporto con il tecnico Alvini a quello con il suo compagno di reparto Murano, passando per il feeling con i tifosi (a cui ha regalato tre gol, due in Coppa Italia e uno in campionato) e quello che si è subito creato con la città. "Il bilancio dei miei primi mesi qui è molto positivo - dice l'attaccante pprodato in estate al Grifo -. La squadra sta facendo bene e 4 punti sono un buon bottino considerando che abbiamo incontrato tre squadre forti, compreso il Pordenone che sono certo uscirà fuori alla distanza. Peccato per i punti lasciati per strada con l'Ascoli e a Frosinone, due partite che abbiamo dominato".
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Grande sintonia con l'allenatore e ottima intesa con Murano: "Con Alvini mi trovo molto bene e il suo gioco esalta le mie caratteristiche, con Jacopo poi ci troviamo a memoria: per caratteristiche ci completiamo, lui sa dove io voglio la palla e viceversa. E poi ci sono De Luca e Matos che sono due ottimi attaccanti, la concorrenza ci farà bene perché alza il livello dell'allenamento. Qui gioca chi merita e chi sta fuori deve soffrire e sostenere i compagni. Noi punte penalizzate dal sacrificio che ci chiede il mister? Assolutamente no, perché anche il resto della squadra si sacrifica e stiamo bene fisicamente, tanto che potremmo correre per altri cento minuti. Purtroppo nel calcio ci sono giornate in cui la palla non vuole entrare come a Frosinone, altre volte magari basta mezza occasione".
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Carretta è stato stregato poi dalla città e dall'ambiente biancorosso: "Vivo a Madonna Alta con la famiglia ma sono riuscito a salire 4-5 volte in centro, la città è bellissima e il calore della gente mi ha fatto subito sentire accolto. Emozionante poi giocare nel Curi davanti ai nostri tifosi, che anche in 4mila sembrano il doppio. Perugia è temibile soprattutto sugli spalti". Infine l'attesa per la prossima sfida contro il Cosenza, che affronterà da ex: "Sarà la partita più difficile di quelle affrontate finora, perché tutti magari pensano che siano l'ultima ruota del carro e invece non è così. L' ho vissuto due anni e ho massimo rispetto per la società e la gente, che mi ha trattato bene, ma la mia testa ora è solo per il Grifo".