Cosenza-Perugia 1-2, le pagelle del Grifo: Matos fa il cecchino, De Luca l'assist e irrompe Beghetto
I giudizi sui biancorossi di Alvini dopo il successo sul campo dei calabresi nella 23ª giornata di Serie B: D'Urso ha il calcio in testa, Falzerano su e giù per la fascia
I giudizi sui grifoni di Massimiliano Alvini dopo il 2-1 rifilato a domicilio al Cosenza, terzo successo di fila per il Perugia dopo quelli conquistati sul campo dell'Ascoli e al Curi contro il Frosinone. Una vittoria arrivata grazie alle reti segnate da Matos al 33' e dal nuovo arrivato D'Urso (55'), mentre ai rossoblù calabresi non è bastata quella di Camporese (70') per evitare la sconfitta.
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La difesa
CHICHIZOLA 6,5 - Intercetta un diagonale di Lanza (7’), un sinistro basso Carraro (22’), poi invece che l’acrobata fa il giocoliere uscendo in presa alta con una sola mano (23’). Il suo tranquillo martedì calabrese è interrotto prima quando si ritrova davanti Laura (42’) sbucato oltre Zanandrea e lo ipnotizza deviando in angolo. Sul gol di Camporese divide le colpe con Angella (esco o non esco?), poi si rifà con la consueta grande concentrazione, compresa una uscita bassa su Caso, sfuggito a Sgarbi.
ROSI 6,5 - A uomo a tutto campo su Laura, che insegue ovunque con diagonali profonde. Non c’è lui, invece, ma Zanandrea, quando il francese ha sui piedi la palla dell’1-1. Molto mestiere nel finale, quando spende un giallo che lo metterà fuori causa per il match con la Cremonese.
ANGELLA 6 - Impeccabile per 93’ e spiccioli, fatale però la distrazione sull’angolo da sinistra, quando non si capisce con Chichizola e dà semaforo verde alla zuccata di Camporese. Nei primi minuti aveva cercato il gol personale, che manca nel suo tabellino da quasi 11 mesi, con una sgrullata di testa su angolo finita alta.
ZANANDREA 6 - Molto attento in una zona dove si infilano Laura, Situm e Kongolo. Se la cava senza sbavature, tranne la disattenzione di fine primo tempo sull’attaccante francese che lo lascia sul posto.
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Il centrocampo
FALZERANO 6,5 - Su e giù per la fascia, con grande determinazione. Cancella praticamente dal campo Liotti, al quale, per giunta, sfila la palla decisiva della partita sulla riga di fondo campo, che poi serve sui piedi di D’Urso. In precedenza, al 16’, serve ancora un pallone-doc per la testa di De Luca.
KOUAN 6 - Grande impegno, per carità, ma quanti errori di misura, quanti passaggi sbagliati specialmente nelle ripartenze in controtempo una volta riconquistata la palla... Salva la sufficienza risicata con i palloni recuperati nel mezzo e ringrazia Sacchi che gli risparmia il giallo in avvio, quando stende per tre volte Carraro in una manciata di minuti.
GHION 6 - Partita di impegno e molta sofferenza nel mezzo contro la fisicità di Ndoj. Si limita a distribuire palloni corti e chiudere le linee di passaggio centrali. Sbaglia un gol clamoroso (14’), a porta vuota, svirgolando un tiro al volo sull’assistenza di D’Urso. Era così solo che avrebbe potuto anche stoppare e mettere dentro in tutta tranquillità.
BEGHETTO 7 - La confidenza con la fascia sinistra non l’ha mai persa, né in appoggio né in ripiegamento, e si vede. Al 30’ chiude su Larrivey ormai solo in avanti con un recupero profondo e due minuti dopo inventa un lancio di esterno sinistro, da sinistra (grado di difficoltà elevatissimo), che finisce sulla testa di De Luca per l’assist dell’1-0. Al 55’ spadella un sinistro sotto misura, ma la palla si allarga “miracolosamente” verso Falzerano e poi a D’Urso per il 2-0. Cerca il gol personale quattro minuti dopo, ma il suo bel sinistro di collo, al volo, rimpalla su Hristov e sfila in angolo.
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L'attacco
D’URSO 6,5 - Un match per prendere le misure ai compagni, senza svolazzi o colpi di genio. Si vede che ha il calcio in testa da come si smarca tra le linee (e non sempre la palla gli arriva pulita). Al 14’ si allarga a destra e poi recapita a Ghion un pallone che chiedeva solo di essere messo in rete. E tanto per gradire fa un gol di tacco apparentemente facile, ma, come si dice, l’importante è trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
MATOS 7 - Stavolta le sue incursioni sono più centrali e più efficaci. Al 29’ lo anticipano di un soffio, al 32’, invece, è lui che scatta a tempo sulla torre di De Luca resistendo da par suo al sandwich Rigione-Hristov. Finché ha la squadra vicino non spreca un pallone e le sue giocate in verticale trovano sempre ottime destinazioni.
DE LUCA 7 - Settantasette minuti maiuscoli, conditi da un assist (il terzo del suo campionato), due palle-gol sventate da Matosevic (di testa al 16’, di volée al 77’, poco prima di uscire) e la solita pressione sui difensori avversari quando provano ad uscire in palleggio dal basso. Nel suo gioco è insostituibile, ma non gli si può chiedere la luna. Ora, per fortuna, avrà qualche giorno in più per prepararsi ad affrontare la Cremonese.
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I subentrati
SANTORO sv - Mezzora senza strappi, solo gestione. Un po’ poco.
SEGRE sv - Impalpabile anche lui. Forse il 2-0 ha anestetizzato gli assaltatori del Frosinone?
CARRETTA sv - Protesta un po’ troppo e becca un giallo, ma nel primo “scontro” con Sacchi aveva ragione lui, il fallo di Ndoj al limite dell’area era da sanzionare.
OLIVIERI sv - Non trova mai metri per andare nello spazio nonostante lo sbilanciamento degli avversari.
SGABRBI Sv - Entra e rischia scivolando davanti a Chichizola, lasciando via libera a Caso. Ci mette un tappo il portiere.