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Le pagelle di Claudio Sampaolo | Perugia-Benevento 0 a 1: Falzerano e Santoro imprendibili, Kouan harakiri

Chichizola salva il 2-0, De Luca impatta la traversa, Matos non vede mai la porta

CHICHIZOLA 6,5 – Va bene che è bravo a parare i rigori, ma per prendere quello di Forte (45’), indirizzato verso la ragnatela del sette alla sua destra, avrebbe dovuto avere un po’ di superpoteri per spostare la porta. In compenso intercetta con un grande intervento di tecnica e di piazzamento un sinistro basso di Forte (51’), quasi un altro rigore vista la posizione ravvicinata del centravanti di Caserta. E sarebbe stato il 2-0. Poi si ripete su un pallonetto un po’ presuntuoso di Insigne (54’) al quale risponde con una delle sue parate plastiche in presa. Inappuntabile in uscita, anche con un paio di uppercut rifilati al pallone vagante.

SGARBI 6,5 – Preciso e applicato, come si dice, nella marcatura di chi gli capita dalla sua parte, preferibilmente Improta, ma anche Tello e poi Forte dopo l’ingresso di Lapadula. Prova ad allungare la squadra con qualche incursione palla al piede, non tutte degne di nota, ma quantomeno crea superiorità e costringe i suoi avversari a ripiegare. Ha sulla testa la palla del pareggio (80’), saltando più alto di tutti in area su punizione di D’Urso da destra, ma la palla va fuori di un niente a
Paleari battuto.

ANGELLA 6,5 – Era rigore? L’ha presa col braccio o prima con la testa e poi col braccio? Non sappiamo quali immagini abbia visto Abbattista, di sicuro quelle mostrate a chi stava davanti alla tivù non davano certezze. In ogni caso, episodio contestato a parte, non lascia a Forte nemmeno una conclusione nello specchio (nella palla-gol del 51’ c’erano Sgarbi e Ghion in marcatura)e mette la museruola anche a Lapadula. Nel finale fa il centravanti e prova la rovesciata della domenica. Senza
successo.

DELL’ORCO 6,5 – Massima attenzione su Insigne che spesso si alterna con Improta e Tello in un tourbillon che il vicecapitano gestisce con esperienza. Nella ripresa è uno dei più feroci a guidare il pressing che chiude a lungo il Benevento in area.

FALZERANO 6,5 – Partita di spessore, sia in fase di appoggio che in ripiegamento. In sostanza potremmo dire che fa tutto bene, anche se ogni tanto si innamora troppo del pallone e perde un tempo di gioco, cercando un dribbling di troppo. Probabilmente per far perde posizioni e riferimenti ai difensori sanniti. Di certo il suo movimento per tutti i 95’, costringe agli straordinari Foulon e poi Barba e Letizia quando Alvini lo manda a spingere sulla fascia sinistra.

GHION 6 - Si abbassa per impostare da dietro, ma più generalmente è il centrocampista che aiuta a tappare i buchi sulla trequarti visto il movimento e l’imprevedibilità dei tre che giocano dietro Forte. Un compito svolto con sufficienza, però senza mai tentare una giocata difficile o un lancio smarcante.

SEGRE 6 – Fa pari e patta con Ionita, che ha più fisico ma certamente meno velocità di base. Tenta qualche strappo in controtempo, ma il taccuino non racconta di passaggi smarcanti o tiri in porta, tranne un tentativo di destro dai venti metri (55’) finito addosso ad un difensore in uscita.

LISI 6 – Match pari anche per lui con Letizia, uno che di solito attacca alto il suo avversario. Pennella una punizione ben calibrata per la testa di De Luca (63’) che finisce sulla manona di Paleari e poi sulla traversa.

SANTORO 6,5 – Un po’ trequartista, un po’ mediano. Insomma il solito tuttocampista che va a prendere Acampora, regista di Caserta e nel contempo cerca varchi per inserirsi alle sue spalle. Il che gli riesce al 39’, quando batte di destro in diagonale, rientrando da sinistra, ma la palla trova una deviazione di Vogliacco che accompagna il tiro in calcio d’angolo. E al 68’ la posizione è ancora migliore, centrale e senza avversari davanti, ma l’esterno destro al volo finisce alto.

MATOS 5 – Grane impegno, per carità, e pure qualche punizione trovata sulla trequarti. Ma come già in altre occasioni quando arriva nei sedici metri non vede proprio la porta. Non abbiamo appuntato nemmeno un tiro.

DE LUCA 6 – Con Matos e Lisi molto larghi sulle fasce sui ritrova quasi sempre solo nel mezzo contro Glick e Vogliacco. Cerca in tutti i modi si sbatterla dentro e dopo la traversa di metà ripresa si butta in mischia per lucrare un gol di rapina (92’) ottenendo solo l’ennesimo rimpallo dal muro sannita e l’ennesimo calcio d’angolo.

D’URSO sv – Un po’ trequartista, un po’ interno di centrocampo per restare sempre nel vivo del gioco. Disegna una punizione ad hoc per la testa di Sgarbi.
OLIVIERI sv – Ha gamba per mettere in difficoltà la retroguardia del Benevento e va a caccia di palloni vaganti. Un tiro degno di miglior sorte (70’, altissimo dai venti metri) l’unica conclusione degna di nota.

KOUAN 4 – Ma si può? Due falli in 10’ ( e rosso) che neppure l’arbitro più tollerante della CAN avrebbe potuto non sanzionare. Riuscirà mai a giocare due partite di fila con un po’ di costrutto?

FERRARINI 6 – Qualche buon spunto sulla destra e soprattutto un destro improvviso (85’) calciato quasi da fermo, senza “frustare” con la gamba, che per poco non trova impreparato Paleari, costretto a mandare in angolo a mani aperte.

CARRETTA sv – Pochi minuti per cercare di far male col suo mancino, esercitato, però, solo su angolo.

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