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Perugia-Vicenza 1-0, Alvini: "Dedicata al nostro amico Alberto, ora voglio il Curi pieno"

Il tecnico del Grifo dopo il successo nell'anticipo della 16ª di B: "In questa serata speciale era importante vincere, ma non per la classifica. Ora siamo più verticali e questa squadra si merita più tifosi allo stadio"

È un Massimiliano Alvini orgoglioso del suo Perugia quello che si presenta in sala stampa dopo l'1-0 al Vicenza nell'anticipo della 16ª giornata di campionato. Un successo pesante per la classifica e da dedicare ad Alberto Tomassini, lo storico ex magazziniere del Grifo scomparso di recente.

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"Con i 25 punti attuali non andiamo da nessuna parte - esordisce il tecnico -. Guardiamo avanti, l'importante stasera era vincere perché era una serata particolare per Perugia e sono contento per questo. È una dedica per un nostro amico che ci ha lasciato, è stato bello e almeno un sorriso l'abbiamo dato alla famiglia e a tutti i tifosi del Grifo. Il resto non conta, è troppo presto per contare i punti anche se fanno piacere e ce ne mancano forse 2-3 che sarebbero stati importanti nel cammino per raggiungere al più presto la salvezza".

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Alvini lancia però un appello: "Io venivo a vedere le partite qui a volte e il Curi era una bolgia. Mi piacerebbe vedere più gente, la squadra se lo merita. Abbiamo giocato un anno col Covid a stadi chiusi, una cosa tremenda e triste, ora so che è freddo e che ci vorrebbero stadi più comodi, ma giocare davanti a più spettatori farebbe piacere. Speriamo di trascinare il nostro pubblico e portare ancora più tifosi al Curi".

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L'allenatore non nasconde la sua soddisfazione: "Dalla trequarti in su possiamo migliorare ma in questi cinque mesi ho sempre visto il giusto atteggiamento e ottenuto risposte positive dai miei calciatori. Stasera quando tornerò a casa e guarderò il soffitto sarò contento nel ripensare alla partita. Buone le letture dei ragazzi, ho visto un buon Perugia. Il Vicenza veniva da una partita persa col Benevento in maniera assurda, dopo una vittoria col Crotone e un altro ko assurdo col Brescia. La classifica nel calcio di oggi conta poco, con ritmi assurdi e tre partite in una settimana vince chi mette in campo più voglia di vincere. Stasera ce l'hanno messa anche gli avversari ed è stata dura, ma ce l'abbiamo fatta".

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Poi alcune spiegazioni tecnico-tattiche: "Nel finale ho tolto De Luca cambiando assetto per fermare la loro spinta sulle fasce e a parte gli ultimi tre minuti, quando loro buttavano palle lunghe sul quale può sempre succedere di tutto, non abbiamo mai rischiato. Ora è un Grifo più verticale ed è una mia precisa scelta. Negli ultimi anni ho preferito fare un calcio più di possesso ma le caratteristiche della squadra mi hanno portato in questo momento a cambiare con un 3-5-2 e due mezzali, anche se stasera abbiamo difeso con un 4-4-2 puro a uomo. Abbiamo trovato un nuovo equilibrio e ci godiamo questa serata speciale, ma sempre con i piedi per terra. Il derby? Non vedo l’ora che arrivi il 19 dicembre di giocarlo ma prima c’è da andare al Tardini di Parma e sarà un’altra bella sfida".

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