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Perugia - Como 0-1 | L'analisi di mister Alvini e Beghetto

Il tecnico ed il difensore non nascondono il proprio disappunto nel dopo partita. La squadra rimarrà a riposo fino a giovedì

Il Perugia cade ancora in casa e al termine di una gara nuovamente condizionata dagli episodi. A castigare i biancorossi non è stato l'arbitro stavolta, ma un errore individuale che ha propiziato il gol di Ciciretti, con il quale il Como ha potuto sbancare il Curi e ritrovare il successo dopo sette turni di astinenza.

Grande il dispiacere in Massimiliano Alvini: "Abbiamo giocato un buon primo tempo in cui meritavamo il vantaggio, meno bello invece il secondo. Eravamo riusciti a recuperare qualcosa, ma il rendimento casalingo è tornato non positivo. Non parlerei di atteggiamento sbagliato, ma qualcosa non sta funzionando. Ciò non toglie però che la sconfitta vada oltre i nostri demeriti". Tra chi di ha provato sopratutto nella prima frazione, ma che è rimasto ancora a secco è De Luca: "Ha fatto 30 partite e siamo contenti di lui. È un ragazzo giovane, può darsi che accerta il peso di certe situazioni ma ci mette il cuore. Nel secondo tempo con Olivieri ha avuto meno chance ma ritornerà a fare bene". Ad inizio ripresa sono state effettuate delle sostituzioni che sembrano aver tolto verve alla squadra: "Mancando diversi giocatori era una lettura obbligata. Volevamo segnare, ma abbiamo trovato meno linee di passaggio". I playoff restano alla portata: "Ci sono sette partite alla fine e non è finito proprio nulla. Siamo a tre punti da un obbiettivo che vogliamo raggiungere. Ci abbiamo messo del nostro, ma lotteremo fino alla fine e regaleremo soddisfazioni. La categoria c'è, proviamo a riprenderci quello che abbiamo perso per colpa nostra". 

Allineato al tecnico il difensore Andrea Beghetto: "L'obbiettivo era quello che tutti conoscevano, cioè quello di salvarsi poi è subentrata la consapevolezza di poter lottare per qualcosa di più importante. Siamo stati sfortunati in alcuni episodi, ma dobbiamo andare avanti ed essere più forti di questi". Sul calo nella ripresa: "Siamo tra le squadre che ha ruotato più giocatori in queste partite ravvicinate. Nel secondo tempo è subentrato un discorso psicologico: quando produci ma non concretizzi è dura trovarsi sotto, nemmeno si sa come. Non ci gira bene, dobbiamo lavorare per portare gli episodi a nostro favore". Questa la sua idea sul prosieguo di campionato: "Per una piazza come Perugia rappresenta il minimo il mantenimento della categoria. Abbiamo sette finali che possono portarci nei playoff, ma non sarà facile, in primis a Crotone. Giocheranno sicuramente per portare via il risultato". Infine, speranze ed aspettative sul futuro: "Mi viene difficile rispondere. Quando il Perugia mi ha chiamato ho accettato ed è una delle cose più belle mai capitate in carriera. Il mio pensiero è quello di mettermi a disposizione del gruppo e dell'allenatore. Mi piacerebbe rimanere qui a lungo e se decideranno tenermi dirò di sì".

C'E' LA SOSTA, ARRIVA UNA PICCOLA VACANZA PER I GRIFONI - La serie B, così come la A, si ferma per due settimane per lasciare spazio alle nazionali. Alvini ed il suo gruppo di lavoro ne approfitteranno per staccare un po' la spina: il ritrovo a Pian di Massiano è previsto per giovedì mattina alle ore 11 circa per iniziare la preparazione alla trasferta di Crotone in programma il 3 di aprile. Si punta dunque a recuperare al meglio più giocatori possibili per il rush finale che prenderà avvio proprio dallo Scida. 

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