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Calcio serie B, il Perugia è ultimo e Giannitti dà la scossa: "Avvio inaspettato, ma ora dobbiamo svoltare"

Il direttore sportivo convoca una conferenza stampa e ci mette ancora la faccia, spiegando a chiare lettere cosa dovrà accadere

L'allarme rosso è suonato. Un punto in quattro partite per un Perugia partito con ben altre ambizioni è un bottino che non fa stare tranquillo l'intero ambiente, tornato a vedere fantasmi di un passato nemmeno troppo lontano. In più, a complicare ulteriormente le cose, ci si è messo il risultato del match domenicale tra Sudtirol, da poco passato sotto la guida di Pierpaolo Bisoli, ed il Pisa, terminato 2-1 per gli altoatesini. Morale della favola: i biancorossi condividono l'ultima piazza proprio con i nerazzurri toscani. E' tempo dunque di tornare a far sentire la propria voce e l'onere è toccato al direttore sportivo Marco Giannitti in occasione della conferenza stampa convocata per questa mattina al Museo del Grifo.

IL PROLOGO - Il dirigente di Nettuno ha aperto spiegando i motivi di questo appuntamento con i mezzi di informazione: "Per noi è stato un inizio di campionato inaspettato . E' giusto che sia io a rispondere a tutte le domande anche per rispetto di tutti i tifosi che mi fermano e mi scrivono. Il loro amore smisurato verso questa maglia lo sento anche adesso".

SOLUZIONI VELOCI CERCASI - Giannitti ha fatto chiaramente capire che il problema andrà individuato e risolto nel più breve tempo possibile: "Nessuno si aspettava questo avvio, soprattutto per come sono arrivate le sconfitte. A detta di tutti questa non è una partenza adeguata al Perugia Calcio. E' chiaro che ci sono tante situazioni da sviscerare e tante soluzioni che il mister dovrà trovare per dare un passo diverso a questa squadra". 

TUTTO INIZIO' COSI' - "Siamo partiti con un progetto tecnico diverso. Avevamo scelto Alvini, che saluto e che sta dimostrando di essere un grande allenatore anche in serie A, che poi ha chiamato e questo ci ha portato a pensare diversamente. Vedendo che il campionato sarebbe stato difficilissimo abbiamo puntato su un tecnico esperto e vincente, che sapesse esaltare le qualità della nostra difesa. Ho un gruppo fantastico, che ha dimostrato senso di appartenenza. Posso capire le difficoltà di questi ragazzi, vedo la loro sofferenza e sono con loro. Ieri pomeriggio siamo stati tutti insieme, a dimostrazione che la società sta soffrendo con loro. Sappiamo che basta un nulla, ma da oggi bisogna cambiare passo, il mister deve trovare il vestito adatto al più presto. Il mercato non deve essere un alibi, serve un cambiamento totale". 

ERRORI RIPETUTI E POSSIBILI RIMEDI - Le defaillance che di fatto sono costate dei punti sono state piuttosto ricorrenti. Questa la spiegazione: "Il mio progetto, ripeto, è partito dalla difesa. Se è in difficoltà significa che tutta la squadra lo è. Il valore di questi ragazzi è noto, non rinnego nulla in questo momento perchè sono convinto che non sono questi. Meglio stare zitti e soprattutto lavorare". Ecco di cosa c'è bisogno: "Il calcio è fatto di diverse dinamiche e credo ci sia bisogno di una vittoria per portare entusiasmo. Vedo i ragazzi giù, è più un fattore psicologico. Il tecnico deve trovare le giuste soluzioni. Non è un gruppo da buttare". 

CAMPIONATO DI SOFFERENZA - Il raggiungimento del traguardo sarà come una montagna da scalare e tutto l'ambiente ne è consapevole: "Lo scorso anno oramai è passato, abbiamo un altro progetto tecnico. La B è tutta una sofferenza, ma non bisogna deprimersi ed esaltarsi a seconda dei momenti. Vanno semmai ricercate le cause di un momento così". 

CAPITOLO ALLENATORE - L'impressione è che la squadra stenti ad assimilare il credo castoriano: "Un allenatore ha bisogno di tempo, ma è anche vero che questa situazione è dovuta al fatto che i giocatori non sono al 100%. Normale che sia un processo di crescita, evidentemente più lungo del previsto, ma come detto bisogna trovare il giusto vestito". Preoccupa la vulnerabilità di questo gruppo: "A Palermo siamo scesi in campo con la testa all'anno scorso. Angella aveva ragione, bisogna accelerare i tempi per assimilare il credo del mister. Ora però serve guardare più ai risultati". Il calendario non è amico dei biancorossi, ma questa è la strada da percorrere: "Dobbiamo trovare la nostra identità ed è il nostro pensiero principale per far sì che ci si possa esprimere al meglio, anche di testa. Sappiamo quanto ci tengano i tifosi al derby, ma sono focalizzato su cosa faremo questa settimana affinchè si trovi una quadra che evidentemente ancora non c'è".

MERCATO - Giannitti esclude una correlazione tra i giocatori arrivati dalla Cremonese ed Alvini: "Se una squadra va in serie A è normale che sia soggetta a cambiamenti. Abbiamo pensato che questi giocatori potessero fare al caso nostro e li abbiamo presi". 

CONCLUSIONI - "Quando affronti un campionato di ripartenza si cerca di mettere insieme tutte le varie componenti. Purtroppo i risultati ci stanno dando torto. Abbiamo cercato di mettere i tasselli al posto giusto, ma un ds che non sbaglia mai vincerebbe ogni anno il campionato. Mi piace pensare positivo, perché in caso contrario sarei un perdente. Voglio continuare a credere che questo sia un gruppo importante, ma ora c'è bisogno di un cambiamento. Sono vicino ai giocatori, non li abbandonerò mai, noi ci prendiamo quello che ci dobbiamo prendere e sappiamo quali sono i doveri verso la città. Però è anche vero che siamo un corpo unico, che vuole solo il bene del Perugia. Dobbiamo lavorare anche di notte e lo faremo, sono convinto che possiamo cambiare marcia". 

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