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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio Pian di Massiano

Calcio serie B, l'uomo della svolta del Perugia si chiama Di Serio: "Fuori dalla mischia grazie al lavoro"

L'attaccante trentino, classe 2001, dopo un avvio difficile sta dimostrando tutte le sue qualità siglando gol pesanti: "Inzaghi modello di riferimento. L'obbiettivo? Magari la doppia cifra"

Da oggetto misterioso a titolare inamovibile il passo deve essere decisamente breve. Chi ha beneficiato maggiormente della cura Castori, soprattutto da quando il tecnico marchigiano si è insediato per la seconda volta sulla panchina del Perugia, è senza dubbio Giuseppe Di Serio, che malgrado fosse un 2001 di personalità e carattere, oltre che di una certa qualità, ne ha da vendere. Grazie anche ai suoi gol (4 per la precisione, 2 di questi a suggellare la spettacolare prestazione di Bari) i biancorossi si sono catapultati fuori dalla zona retrocessione e se il campionato finisse oggi sarebbe salvezza diretta. Una grande impresa, viste quelle che erano le premesse. Il problema però è che di partite da giocare ne mancano e parecchie e non ci si può permettere di abbassare la guardia, come ripetutamente affermato. Non si può non essere fiduciosi: il gruppo c'è sotto tutti i punti di vista, da quello atletico a quello tecnico tattico e vuole continuare a dimostrarlo. Abbiamo incontrato il giocatore, letteralmente esploso nelle ultime giornate, al termine dell'allenamento pomeridiano di ieri, che ha segnato la ripresa dopo la domenica di riposo. Per lui un primo bilancio di questa stagione, oltre che uno sguardo agli obbiettivi ancora da raggiungere, personali e di squadra.

I MOTIVI DELLA RINASCITA - E' un Grifo diverso rispetto a qualche tempo fa. I motivi li spiega direttamente l'attaccante: "E' accaduto grazie agli allenamenti del mister. Dobbiamo fare più punti possibile e non fermarci perchè la zona playout è soltanto un punto sotto". Un percorso assai tortuoso: "All'inizio non riuscivamo a fare ciò che chiedeva il mister, ora lo facciamo. Il problema? Assolutamente di natura fisica, perchè questo richiede il suo tipo di calcio". 

A BENEFICIARNE ANCHE LA CLASSIFICA - "Essere usciti dalla zona caldissima ci darà di certo una grande spinta. Se ce lo aspettavamo? Diciamo che c'erano molte squadre in pochi punti, dobbiamo continuare così e non montarci la testa". 

IL GRIFO AL PRIMO POSTO - Di Serio ha giocato in piazza come Benevento e Taranto ma "quando si è presentata questa occasione ci ho messo un attimo ad accettare. Mi trovo molto bene in città, ci vivo con la mia ragazza Maria Rita, nativa di Napoli. Si trova molto bene e ha fatto amicizia con le mogli e compagne degli altri giocatori. Non ho mai trovato un gruppo così. Siamo tutti giovani e siamo sempre assieme. Bellissimo". 

SUL PIANO PERSONALE...- "Mi sento in regola. Come lo scorso anno ho fatto 4 gol, ora dovrò farne di più. Dovrò sfruttare il calcio verticale che questa squadra propone per riuscirci. L'obbiettivo? Magari la doppia cifra ma 8 va bene lo stesso".

LA SOLA VIA DA SEGUIRE - Di Serio non perde consapevolezza delle difficoltà che si presentano sul cammino: "Come ne siamo usciti? Allenandoci sempre. senza trascurare il supporto del direttore e del mister, che ringrazio". Il passo intrapreso potrebbe autorizzare a pensare ai playoff, ma "bisogna pensare a tirarci fuori fuori dalla bassa classifica che è meglio". 

NESSUN DUBBIO - Silvio Baldini di fatto non lo ha mai considerato, ma al giovane bomber non è mai balenata in testa l'idea di cambiare aria: "La società aveva fiducia in me. L'allenatore di allora ha fatto le sue scelte e le ho rispettate". 

COME UN PADRE - Particolare il rapporto con il presidente Santopadre: "Già lo scorso anno mi voleva, mi è sempre vicino e mi incoraggia sempre". 

L'ASCOLI - Quella di sabato sarà l'ennesima partita chiave di questo periodo, contro una squadra in chiara difficoltà: "Hanno cambiato allenatore, prevedo un avvio difficile ma non dovremo cambiare atteggiamento".

LE AVVERSARIE - Alla domanda su quali squadre abbiano creato più problemi al Perugia Di Serio risponde così: "Il Frosinone, forse perché è lassù ma non è che ci abbia messo così in difficoltà".

MODELLI - Infine ecco il giocatore a cui si ispira: "Pippo Inzaghi, che mi ha allenato ed è stato sempre prodigo di consigli nei miei confronti". 

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