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Calciomercato Perugia, Castagnini detta la linea: "No a gente attempata"

Il direttore sportivo, ospite ieri sera alla trasmissione Fuoricampo, ha cercato di soddisfare le curiosità dei tifosi e ha assicurato: “Ci sono le condizioni per raggiungere l’obbiettivo”

La sessione di mercato invernale è giunta a metà della strada e non ha fatto registrare grandi movimenti in casa Perugia. La domanda più ricorrente dei tifosi è la solita: chi arriverà? La risposta è affidata a Renzo Castagnini in persona. Il direttore sportivo è stato ospite ieri sera a Fuoricampo, trasmissione condotta da Riccardo Marioni, e ha cercato di soddisfare tutte le curiosità tipiche di questo periodo, non tralasciando altri aspetti.

QUALE MERCATO – Facile la risposta a questa domanda: “La penso come Castori, il mercato di gennaio è fatto di opportunità e, al di là di quelle che sono le capacità economiche, non si può pianificare come a giugno. In più abbiamo in rosa 26 giocatori, dobbiamo pensare prima alle uscite”. Questo il profilo che si seguirà per gli eventuali nuovi arrivi: “Cercheremo ragazzi giovani che possano darci una mano, perciò niente gente attempata. Non prenderemo nulla tanto per prendere, perché siamo convinti di fare bene con questo gruppo. Vogliamo dare all’allenatore due giocatori per ruolo, non quattro, in modo da potergli semplificare il lavoro”. Prima le uscite dunque: “Avevamo in mente di cedere Strizzolo, Melchiorri e Beghetto. Ho parlato io stesso con i ragazzi, senza coinvolgere i loro procuratori, perché bisogna essere sempre leali. Con loro ho un rapporto bellissimo. Nessuno punta loro una pistola nel caso in cui non dovessero partire, rimarranno qua e si metteranno a disposizione del gruppo. Liberando gli spazi poi siamo a propensi, in primis, a prendere un centrocampista, poi un attaccante. Nomi? Siccome sono ragazzi, è meglio non farli. In primavera ci sono 3-4 ragazzi molto bravi e interessanti e io ho l'occhio anche lì sopra, perché andare a cercare altrove?”.  Un altro dei giocatori più dibattuti è Kouan: “Fino ad ora non è pervenuta alcuna offerta. Se arrivasse e volesse andare via, lui come chiunque altro, siamo disposti ad accontentarlo”.  Infine, su Angella e Rosi: “Gabriele è a disposizione, se è ancora in panchina è una scelta tecnica da parte dell'allenatore. Da quando sono arrivato lui e Aleandro erano fuori rosa, poi si sono reintegrati e sono nuovamente impiegabili”. 

PRIMI BILANCI – Così il dirigente di Reggello ha trascorso i primi mesi a Perugia: “E' dai primi giorni di novembre che sono qui, da una settimana dopo la squadra ha cominciato a far bene, con tredici punti in otto partite; c'è stata una crescita importante. Ieri ha disputato una prestazione superiore nonostante il pareggio, abbiamo fatto un gran primo tempo, poi, è chiaro, il gol subito dopo due minuti ci ha condizionato e messo ansia. Le sostituzioni? Non è compito mio giudicarle. La classifica è preoccupante e penalizzata dalle prime dieci partite, ci vorrà tutto il campionato per sistemarla, ma il gruppo c'è ed ha voglia di far bene. Perchè ho accettato la proposta di Santopadre? Perché il Perugia ha una storia, ha le strutture adatte, la squadra, nonostante io ami lavorare con i giovani e sia un po' su con l'età, è forte e credo raggiungerà l'obiettivo”. Il rendimento della squadra ha avuto indubbiamente una svolta e Castagnini spiega il momento esatto: “Li ho stritolati e bastonati, ma anche stimolati perché so che hanno grandi qualità. Inoltre prima si pensava più a se stessi, poi al gruppo; tutti hanno la fortuna di stare in una società importante e una città bellissima”. 

PROPOSITI INDISPENSABILI – Ci sono atteggiamenti da cui non si può prescindere: “Bisogna fare gruppo tutti insieme, società, squadra e tifosi perché dobbiamo mantenere la categoria a tutti i costi. Sabato la curva era piena e ci ha dato una grossa mano”. 

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