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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Perugia calcio, l'ira del Presidente: "Con le chiacchiere del calcio-mercato si rovina il Grifo"

"I pezzi da novanta, soprattutto giovani, siamo tutti d’accordo, fino a giugno non si muoveranno da qui, perché devono ultimare il loro percorso di crescita"

“Come sempre quando le cose non vanno troppo bene, credo sia doveroso da parte mia intervenire. Nell’ultimo periodo volevo fare il presidente bravo, quello che interviene poco e sbriga il tutto dietro le quinte, ma oggi sono qui per mettere ordine”. Inizia così la conferenza stampa del presidente del Perugia Massimilano Santopadre, il quale ha deciso di parlare dopo la sconfitta di ieri contro il Como. 

Basta chiacchiere – Il tema non è però la brutta prestazione del Grifo, quanto le troppe false notizie di calciomercato che, a detta del massimo dirigente biancorosso, destabilizzano il gruppo: “Questa società è spesso chiamata in causa perché definita chiusa mediaticamente ed è vero. C’è una ragione per questo: quando la società si apre ne risentiamo all’interno dello spogliatoio, specialmente durante i periodi di calciomercato. Capisco le necessità dei giornali, ma, specialmente su internet, si creano dei disordini se si comincia a parlare di 150mila nomi diversi”.

Listino prezzi e uscite – Fatta questa premessa, Santopadre entra nel vivo della questione in modo “che si scrivano le cose corrette. Ci sono alcuni giocatori contesi con squadre di serie A, è vero: sono Parigini, Spinazzola, Rizzo e altri due giocatori. Ora faccio il listino prezzi: i primi due costano 1 milione di euro, Di Carmine 500mila. Detto questo – continua il presidente – sono incedibili, non si muovono da Perugia, anche perché chi li cerca li vuole gratis. Abbiamo parlato con le società di provenienza e con i giocatori: siamo tutti d’accordo, fino a giugno non si muoveranno da qui, perché devono ultimare il loro percorso di crescita. Hanno firmato un contratto con noi e devono aiutare il Perugia a fare un ottimo campionato”. 

A metà percorso, dunque, “non esce nessuno. Gli unici giocatori in partenza sono Lanzafame e Salifu, in quanto non sono più congeniali al nostro progetto. I ragazzi sono stati avvertiti e si sta cercando una soluzione conveniente per tutti”.  In entrata – Il Perugia non è però immobile sul mercato: “In entrata vogliamo tre elementi che serviranno a completare la squadra. Non siamo pochi, abbiamo un buon gruppo che va puntellato. Purtroppo gli infortuni ci stanno penalizzando moltissimo e non ci posso fare niente, se non provare a sistemare le cose. Dobbiamo pensare solo al Vicenza e non voglio più sentire chiacchiere sul fatto che siamo corti. Giocherà chi ha giocato meno fino ad ora, altrimenti è inutile che li paghiamo”.

Santopadre allarga poi il discorso all’intera serie B: “Dobbiamo adeguarci al momento: Cagliari, Crotone, Pescara, Novara, Brescia, Cesena non hanno preso nessuno fino ad ora. Le uniche che si sono mosse sul mercato sono Avellino, Salernitana, Spezia e poche altre, per un totale di 12 acquisti. Il Perugia è in linea alla realtà dei campionati italiani. Questo significa che non siamo bravi ad operare sul mercato? Pensatelo pure, ma basta dirlo, perché si creano degli alibi”. 

Stipendi da pagare – Il presidente ammette: “Sono costretto ad essere cinico. Vorrei essere il primo a comprare cento giocatori, ma poi il 30 del mese ci sono gli stipendi da pagare. È inutile insistere con la solfa del siamo corti, siamo in 26 in rosa. Lanzafame, che in questo momento è fuori dal circuito, i soldi le vuole lo stesso, giustamente”. In chiusura Santopadre avvisa tutti: “Da qui alla fine del mercato la società non parlerà più. Interverremo solo io, Goretti e Pizzimenti, se volete qualcosa dovete rivolgervi a noi. In questo momento devo tutelare il Perugia e per me questo è il modo giusto”.

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